ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

Si chiama gerarchia sociale. E continua

Si chiama gerarchia sociale. E continua

Politica italiana

07/11/2025 

da Left

Giulio Cavalli

C’è un filo rosso che attraversa ogni scelta di bilancio degli ultimi anni: rendere accettabile la diseguaglianza. Come se fosse la natura delle cose

Chiamano “riforma fiscale” ciò che è, semplicemente, una scelta politica: premiare chi sta meglio e fingere che sia un premio per tutti. I dati dell’Ufficio parlamentare di bilancio sono lineari, quasi imbarazzanti per quanto sono nitidi. Ai dirigenti vanno in media 408 euro l’anno. Agli operai 23. Una moneta da un euro e novanta al mese. Come un caffè all’autogrill, senza brioche. Il taglio dell’Irpef sbandierato come “sollievo al ceto medio” si rivela la solita partita truccata: la gran parte delle risorse finisce nel quinto più ricco del Paese. E tutti gli altri restano nella fila, in attesa di una promessa che non arriva mai.

La metafora sportiva del ministro Giorgetti, quella del piccolo che “non può sfasciare il mondo” e quindi deve giocare in difesa, racconta meglio della relazione tecnica il punto politico. Non si governa: si subisce. Non si sceglie: si obbedisce. Il nuovo Patto di Stabilità imposto da Bruxelles stringe il margine di spesa all’1,6% annuo per cinque anni. E allora la manovra diventa un esercizio di miseria contabile: coperture che non coprono, interventi “temporanei” che durano abbastanza per diventare ingiusti, un sistema fiscale che continua a piegarsi su sé stesso fino a spezzarsi.

La Corte dei conti lo dice, Bankitalia lo ripete, l’Istat lo conferma. Ma al governo interessa l’immagine, non la sostanza. La foto del “ceto medio salvato” deve rimanere nitida, anche se nella realtà è un’immagine sfocata dove qualcuno sorride e molti non compaiono nemmeno.
C’è un filo rosso che attraversa ogni scelta di bilancio degli ultimi anni: rendere accettabile la diseguaglianza, trasformarla in normalità, farne persino un merito. Come se fosse inevitabile. Come se fosse la natura delle cose.

La chiamano riforma. Si chiama gerarchia sociale. E continua.

share