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Smart working, arriva la proroga ma è solo a metà

Smart working, arriva la proroga ma è solo a metà

Proroga per lo smart working, ma solamente a metà. Per il momento, infatti, è stato prorogato il lavoro agile fino al 31 dicembre solamente per i fragili e i genitori con figli fino a 14 anni del settore privato. A stabilirlo è un emendamento al decreto Lavoro approvato dalla commissione Affari sociali del Senato, secondo quanto riferito dalla relatrice del provvedimento, Paola Mancini.

Proroga a metà, come detto, perché nulla è stato deciso per i lavoratori del settore pubblico, per i quali è in corso un approfondimento: bisognerà verificare se ci sono le coperture e la decisione verrà presa solamente nella giornata di martedì 13 giugno. In quella giornata, infatti, si concluderanno le votazioni degli emendamenti al decreto.

SMART WORKING, PROROGA A METÀ: CONFERMATO FINO AL 31 DICEMBRE PER IL PRIVATO, NESSUNA DECISIONE PER IL PUBBLICO

Per il momento, quindi, è stato confermato l’attuale regime (in scadenza a fine giugno) per i lavoratori privati: la proroga riguarda sia i lavoratori fragili che quelli con figli under 14. Esattamente come previsto finora. Più complesso il discorso per i dipendenti pubblici: fino a giugno, infatti, è previsto il telelavoro solamente per i fragili, escludendo i genitori con figli under 14. Il ragionamento in corso è proprio su questo, per capire se ci sia o meno margine per conferme o allargamenti.

DECRETO LAVORO, I NODI DA SCIOGLIERE: DAL LAVORO AGILE AI FRINGE BENEFIT

La discussione in commissione riprenderà martedì prossimo, con diversi nodi da sciogliere. Quello sullo smart working, come detto, con la decisione da prendere sulla proroga per il pubblico impiego. Ma anche la discussione sui fringe benefit, con la possibile esenzione dagli oneri contributivi. Altro tema su cui è in corso una valutazione è quello delle assunzioni delle badanti, su cui si attende anche il parere della commissione Bilancio. L’arrivo in Aula del provvedimento è atteso per mercoledì 14 giugno. La conversione in legge è attesa entro il 3 luglio, ma il testo deve essere votato anche dalla Camera dei deputati.

 

08/06/2023

Abbiamo ripreso

l'articolo da La Notizia

Redazione