L’ombra calata sulla collocazione geopolitica che assumerà ora la Georgia, anche in direzione dei partner economici, ha la forma di Bidzina Ivanishvili, l’oligarca filo-russo che ha vinto le elezioni. Ma chi è Bidzina Ivanishvili? Un self-made man che oggi è al primo posto del ‘Bloomberg Bilionnaire Index’, la classifica mondiale dei ricchi con la maggiore incidenza sul Pil del proprio Paese
Georgia contesa tra Caucaso ed Europa
Con i suoi 3,7 milioni di abitanti la Georgia genera un Pil di circa 30 miliardi di dollari, pari a quello di una regione italiana come il Molise. Nel 2023 l’economia è cresciuta del 7,5%, trainata da agricoltura e turismo e sostenuta da un’impennata degli afflussi di capitali esteri, in particolare nei settori immobiliare e logistico. Tradizionalmente i maggiori investimenti sono arrivati dagli Usa e dall’ Europa (Inghilterra e Olanda) e solo di recente sono arrivati quelli turchi e cinesi. Che succederà ora con un possibile allontanamento dalle politiche pro-UE?
Niente Europa politica la scelta
L’ombra calata sulla collocazione geopolitica che assumerà ora la Georgia, anche in direzione dei partner economici, ha la forma di Bidzina Ivanishvili, l’oligarca filo-russo. Il suo patrimonio di 7,6 miliardi di dollari corrisponde a un quarto del Pil della Georgia, dove il reddito pro capite è di 6.175 dollari annui. Figlio di un minatore in un villaggio rurale in quello che allora era un avamposto alla periferia dell’Unione Sovietica, il giovane Boris (il suo vero nome) si è fatto strada nel periodo di caos economico che seguì alla caduta dell’impero sovietico.
Il figlio del minatore sovietico diventa oligarca
Un’epoca in cui fare affari significava confrontarsi con il crimine organizzato e pezzi dei servizi segreti, come scrive ‘Politico’, che sul magnate georgiano ha svolto un’approfondita inchiesta dal titolo eloquente: “L’uomo che comprò un paese”. Ivanishvili ha raggiunto una ricchezza inimmaginabile vendendo elettronica e fondando infine la sua banca, la Rossiyskiy Kredit, con sede a Mosca. A completare la narrazione sulle enormi ricchezze dell’imprenditore c’è la sua residenza a Tiblisi, una costruzione in vetro e acciaio completa di eliporto e galleria d’arte con un Picasso recentemente acquistato da Sotheby’s a 95 milioni di dollari.
Il Pil cresce ma verso Mosca e la Cina
Il governo georgiano ha previsto una crescita del PIL del 5,2 percento nel 2024, mentre il Fondo Monetario Internazionale, la Banca mondiale e la Banca asiatica per lo sviluppo offrono previsioni simili, che vanno dal 4,8 percento al 5,2 percento. Ma gran parte di questa crescita dovrà essere trainata dai continui investimenti esteriche in questi anni hanno spinto l’economia. L’incertezza politica dell’ultimo anno ha ridotto l’iniziativa dei maggiori investitori occidentali. Segnali di una nuova direzione economica nella recente assegnazione di una quota del 49% del futuro porto di Anaklia sul Mar Nero a un consorzio guidato dalla ‘China Communications Construction Company’ (CCCC), di proprietà statale. Com’è intuibile, il porto è un’infrastruttura strategica non solo per gli scambi commerciali. Altro nuovo attore che ha assunto grande rilevanza in un settore strategico del pese è l’ Azerbaijan che sta costruendo il gasdotto di Shah-Deniz ed è altrettanto interessato a un corridoio logistico.
Georgia ad oriente tra molte contraddizioni interne
E’ forse presto per dire se l’economia di un paese piccolo, ma strategico, come la Georgia abbia definitivamente spostato il suo baricentro a Oriente. Non va dimenticato che ampie fasce di operatori economici hanno goduto negli anni di un forte sostegno degli investimenti Usa, traendone benefici diffusi e che restano radicati nelle relazioni ancora in corso e ben salde nella memoria dell’intero paese. A Tbilisi uno dei viali principali della città è intitolato a George W. Bush.
29/10/2024
da Remocontro