L'Egitto ha deciso di congelare il suo ruolo di mediatore per lo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas nel conflitto a Gaza.
L’Egitto ha deciso di congelare il suo ruolo di mediatore tra Israele e Hamas nel conflitto a Gaza, a seguito dell’uccisione di Saleh Al-Arouri, vice capo dell’ufficio politico di Hamas. Lo ha riferito la Israeli Broadcasting Corporation, citando fonti anonime.
L’EGITTO HA DECISO DI CONGELARE IL SUO RUOLO DI MEDIATORE TRA ISRAELE E HAMAS NEL CONFLITTO A GAZA
L’Egitto ha ufficialmente informato Tel Aviv del congelamento del suo ruolo di mediatore tra Israele e le fazioni palestinesi. In segno di protesta contro l’assassinio di Al-Arouri. Ieri il canale televisivo “Al Arabiya” ha citato fonti secondo cui il movimento Hamas avrebbe informato i mediatori di congelare le trattative su qualsiasi tregua o scambio di prigionieri con Israele, in seguito all’assassinio di Al-Arouri.
Al Arabiya ha citato fonti che affermano che Al-Arouri stava comunicando con i mediatori per raggiungere maggiori intese riguardo alla tregua, indicando che i mediatori stanno attualmente lavorando per fermare ogni possibile grande escalation dopo l’assassinio di Al-Arouri.
Mustafa Bakri, membro del parlamento egiziano, ha commentato la notizia diffusa dal canale israeliano, affermando che la posizione dell’Egitto è rispettabile e responsabile. Bakri continua sul suo account “X”: “I sionisti non hanno rispettato alcuna promessa né adempimento, implorano l’Egitto, chiedendo la sua mediazione per concludere un nuovo accordo di scambio di prigionieri, poi uccidono uno dei leader più importanti del movimento e continuano la loro barbara aggressione contro il nostro popolo in Palestina”.
Le Forze di interposizione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), intanto, hanno dichiarato oggi di essere profondamente preoccupate per qualsiasi potenziale escalation che potrebbe avere “conseguenze devastanti” su entrambi i lati della Linea Blu. In una dichiarazione, l’Unifil ha fatto appello a tutte le parti affinché cessino il fuoco e dando prova di moderazione. Questa dichiarazione arriva dopo l’assassinio di Saleh Al-Arouri, vice capo dell’ufficio politico del Movimento Hamas, da parte di un drone israeliano nel sobborgo meridionale di Beirut.
L’ESERCITO ISRAELIANO HA ANNUNCIATO DI AVER ALZATO LO STATO DI ALLERTA AL CONFINE CON IL LIBANO
Gli Hezbollah libanesi si sono impegnati a rispondere all’assassinio di Al-Arouri, mentre l’esercito israeliano ha annunciato di aver alzato lo stato di allerta al confine con il Libano in previsione di attacchi di ritorsione da parte del partito sciita.
IL GOVERNO DI BEIRUT ESORTA HEZBOLLAH A NON RISPONDERE ALL’UCCISIONE DEL NUMERO DUE DI HAMAS
Il governo libanese esorta Hezbollah a non rispondere all’uccisione di al Arouri. Lo ha detto il ministro degli Esteri del Paese, Abdallah Bou Habib, alla Bbc: “Li esortiamo a non rispondere da soli e dialoghiamo con loro a questo riguardo”. “Siamo molto preoccupati. I libanesi non vogliono essere trascinati, anche Hezbollah non vuole essere trascinato in una guerra regionale”, ha aggiunto secondo quanto riporta SkyNews.
03/01/2024
da La Notizia
di Redazione