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‘Terra bruciata’ e barbari: bombardamenti a tappeto e fuoco a cancellare Gaza

‘Terra bruciata’ e barbari: bombardamenti a tappeto e fuoco a cancellare Gaza

In un mese centinaia di case di Gaza nord, abbandonate dai civili in fuga dall’invasione israeliana, sono state date alle fiamme.  A rivelarlo un’inchiesta del quotidiano israeliano Haaretz. Tutto distrutto, gli edifici e quello che contenevano, gli effetti personali e la vita quotidiana dei suoi abitanti.

                                         

Cancellare Gaza

Soldati che appiccano le fiamme che auto esibiscono sui social via Tik Tok, con la voci di una folle «giustificazione»: la vendetta per i commilitoni caduti. «Una pratica comune, dicono alti ufficiali al quotidiano Haaretz, gli stessi che hanno dato ordine di incendiare le abitazioni civili». Obiettivo evidente, impedire il ritorno degli sfollati.

Barbari

Sono tra 144mila e 170mila, secondo la Bbc, gli edifici di Gaza rasi al suolo: dalle bombe, dai bulldozer, ora dagli incendi. Una pratica criticata anche dagli Stati Uniti che hanno chiesto a Israele di smetterla. Con Netanyahu che come sempre li spernacchia, contando sul probabile arrivo di Trump.

«Domicide», ‘casicidio’, lo chiama Haaretz

Un crimine non di semplici soldati allo sbando. Vertici politici che in più di un’occasione hanno invitato a «bruciare e distruggere». E se non bruci, affama. L’Oms denuncia che nel sud di Gaza dove sono costretti tre quarti della popolazione,  i bambini hanno a disposizione 1,5-2 litri di acqua al giorno, il 2% del necessario.

100 mila i palestinesi ‘dispersi’

100mila i palestinesi ‘dispersi’: «dispersi e probabilmente morti», dice il direttore dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi ai suoi ultimi atti di soccorso. Privata di 440 milioni di dollari da13 paesi occidentali (Italia compresa): «Se i fondi restano sospesi saremo costretti a interrompere le attività entro fine febbraio, non solo a Gaza ma nell’intera regione».

Cinque milioni di senza casa, senza nulla

Campi profughi dove vivono oltre cinque milioni di persone e dove è l’Unrwa a fornire servizi essenziali, dalla scuola alla sanità, dalla raccolta dei rifiuti all’atto più politico ed essenziale del mantenimento in vita. Ma gli aiuti, denuncia Michele Giorgio, entrano nella striscia col contagocce, bloccati spesso dai manifestanti israeliani.

‘Io padrone, tu schiavo’

Ieri ad Ashdod le immagini peggiori, con manifestanti che perquisivano i camion e gridavano agli autisti arabi «Sono il tuo padrone, tu sei lo schiavo». Israele che ha perso se stesso, quando senti i due membri del gabinetto di guerra ritenuti più «moderati», Benny Gantz e Gadi Eisenkot che propongono di limitare ancora di più il poco per Gaza, «come pressione per liberare gli ostaggi». Assedio per fame e sete. Manca la peste.

27mila uccisi ufficiali, e dubbi elettorali Usa

Primo segnale di ripensamento Usa di fronte a tali rigidità, attraverso il New York Times. Il presidente Biden ha ordinato sanzioni finanziarie e di viaggio nei confronti dei coloni israeliani accusati di attacchi violenti contro i palestinesi in Cisgiordania. Un gesto rivolto in gran parte agli elettori arabo-americani che hanno espresso rabbia per il sostegno del presidente alla guerra di Israele a Gaza.

Coloni ladri, ma intanto Gaza brucia

Opportunismi elettorali mentre ciò che resta di Gaza viene dato alle fiamme. Ma Netanyahu non gradisce la mossa di Biden contro i quattro coloni responsabili di violenze contro le comunità palestinesi in Cisgiordania e di un omicidio, assassini mai indagati né puniti in Israele.

«Un passo drastico», ha detto stizzito Netanyahu. «Sono eroi», il commento lapidario e folle dell’indegno  ministro-colono Ben Gvir.

02/02/2024

da Remocontro

rem