Il parlamento sfiducia il vice premier Oleksandr Kubrakov e il ministro dell’agricoltura Mykola Solsky. Accuse imprecisate di corruzione. A seguire, ma solo in ordine di tempo, Zelensky sostituisce il capo delle ‘operazioni speciali’, per la seconda volta in sei mesi. Lo stesso Zelensky si avvicina alla fine del suo mandato presidenziale quinquennale questo mese e non sono previste elezioni a causa della guerra, ma certe turbolenza politiche non appaiono casuali. Alcuni parlamentari particolarmente critici hanno chiesto al presidente di cedere una parte dei poteri formando almeno un ‘Governo di unità nazionale’.
Prima dei ministri, l’uomo delle ‘operazioni speciali’
Prima la notizia dei due ministri licenziati dal parlamento, poi, atto di forza quasi in risposta, con due decreti sul sito web del presidente, il licenziamento del colonnello Serhiy Lupanchuk, capo del delicato settore ‘Operazioni speciali’, e la nomina del generale di brigata Oleksandr Trepak al suo posto. Secondo cambio al vertice del delicato settore militare in seì mesi, anche queta volta senza alcuna spiegazione, annota Reuters.
Gestione militare difficile e turbolenta
La catena di comando dell’esercito ucraino è stata modificata a diversi livelli da febbraio, quando Zelenskiy ha sostituito il suo comandante in capo, Valeriy Zaluzhnyi, col comandante delle forze di terra Oleksandr Syrskyi.. All’epoca, Zelenskiy disse che una nuova leadership militare stava prendendo il controllo delle forze armate e promise di ‘riavviare il sistema’ coinvolgendo comandanti esperti che comprendessero le esigenze quotidiane delle truppe. Zelenskiy, per la seconda volta in sei mesi ha cambiato il capo dell’unità che opera nei territori occupati da Mosca.
Il denunciato attentato a Zalensky
Non ufficialmente collegata, la notizia di un sventato attentato contro Zelensky. Due colonnelli ucraini dell’Udo, settore che deve garantire l’incolumità del presidente, traditori pagati dai russi. ‘80mila dollari per colpire’, da un audio intercettato tra i cospiratori. Oltre ad un attacco con missili e droni ai danni del capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov. «Dovevano colpire il presidente mentre andava a registrare il suo tradizionale videomessaggio serale, prima della Pasqua ortodossa, domenica scorsa».
Il Parlamento contro il governo
Il Parlamento ucraino ha destituito a maggioranza il vice premier responsabile del delicato settore delle infrastrutture Oleksandr Kubrakov e il ministro dell’agricoltura Mykola Solsky. Quest’ultimo, il mese scorso, era finito in stato di fermo. Su di lui accuse di corruzione per reati che sarebbero stati commessi prima della sua elezione in Parlamento nel 2019. Ma a sorprendere è la destituzione del vice primo ministro. Mentre per ora, non si sa i motivi della sua destituzione approvata dal Parlamento senza nessun voto contrario.
Kubraqtov ‘vittima segnale’?
Kubrakov incredulo, sottolinea di non aver mai avuto da discutere con il capo del Governo per il suo lavoro o nel presentare al Parlamento rapporti sempre dettagliati sulle attività del suo ministero. Un ministero chiave che, durante gli ultimi due anni ha dovuto ristabilire i collegamenti ferroviari, sistemare strutture strategiche, ristabilire i trasporti marittimi e via fiume, determinanti per le esportazioni dei prodotti agricoli ucraini.
Agricoltura problematica
Per il ministero dell’agricoltura, il ministro Solsky, secondo l’accusa, avrebbe favorito la confisca di terreni nella regione di Sumy a favore di alcuni imprenditori privati. Episodi precedenti al suo mandato. Operazioni non trasparenti nelle quali era rimasto invischiato anche il vice ministro dell’agricoltura. Il ministero di Solsky, è stato al centro degli sforzi di Kiev per mantenere in vita l’industria del grano, dopo il blocco delle rotte di esportazione del Mar Nero.
Falcidia di ministri e cinque ruoli di governo vacanti
Non è ancora chiaro chi sostituirà i due ministri. Partita aperta, ma soprattutto, crisi politica interna ormai non più occultabile. Il governo ha ora cinque ‘posizioni ministeriali’ vacanti, sottolinea il partito di opposizione Solidarietà Europea, ricordando come il Paese, oltre alla precaria situazione militare, si trova ad affrontare un enorme deficit di bilancio. Ricordando come Zelensky si avvicini alla fine del suo mandato presidenziale quinquennale questo mese.
10/05/2024
da Remocontro