05/10/2025
da Il Fatto Quotidiano
L'attivista ha riportato ai funzionari svedesi le dure condizioni della sua detenzione dopo il blocco della flottiglia per Gaza
Greta Thunberg ha dichiarato ai funzionari svedesi di essere sottoposta a duri trattamenti da parte di Israele nella sua detenzione successiva al blocco della Global Sumud Flotilla che trasportava aiuti a Gaza. Lo si evince, stando a quanto riporta The Guardian, da un’e-mail inviata dal ministero degli Esteri svedese a persone vicine all’attivista ambientalista. Nella corrispondenza, che l’autorevole quotidiano inglese ha potuto visionare, un funzionario che ha visitato l’attivista in prigione ha affermato che la ragazza ha raccontato di essere stata detenuta in una cella infestata da cimici, con troppo poco cibo e poca acqua.
“L’ambasciata ha potuto incontrare Greta”, si legge nell’e-mail, racconta il Guardian. La giovane “ha riferito di disidratazione e ricevuto quantità insufficienti sia di acqua che di cibo. Ha anche affermato di aver sviluppato delle eruzioni cutanee che sospetta siano state causate dalle cimici“. Thunberg ha poi parlato di “duri trattamenti e ha detto di essere rimasta seduta per lunghi periodi su superfici dure”.
“Un’altra detenuta avrebbe riferito a un’altra ambasciata di averla vista costretta a tenere bandiere mentre venivano scattate foto. Si chiedeva se fossero state distribuite sue immagini”, ha aggiunto il funzionario del ministero svedese.