Il mercato dei mutui in Italia continua a evidenziare segnali di stallo, anche per l'irrigidimento delle condizioni per concedere nuovi prestiti.
Già quest’anno è atteso un primo taglio dei tassi e la conseguente riduzione dei mutui. Eppure le previsioni, soprattutto per le famiglie che vogliono acquistare un immobile, non sono delle migliori: secondo l’Indagine sul credito bancario nell’area euro della Bce, è probabile un irrigidimento dei criteri sui prestiti alle famiglie. In particolare, per il trimestre in corso gli intermediari si attendono un allentamento dei criteri di offerta sui prestiti alle società, ma allo stesso tempo un ulteriore irrigidimento per i mutui alle famiglie.
IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA CONTINUA A EVIDENZIARE SEGNALI DI STALLO, ANCHE PER L’IRRIGIDIMENTO DELLE CONDIZIONI PER CONCEDERE NUOVI PRESTITI
La notizia positiva è che i mutui, nel secondo trimestre del 2024, potrebbero scendere di circa 10 euro per poi continuare a calare fino a circa 100 euro entro la fine dell’anno. La previsione è quella di Facile.it ed è basata sull’analisi dei Futures sugli Euribor: le rate dei mutui variabili, in Italia, potrebbero iniziare a scendere dal secondo trimestre. Prima – prendendo in considerazione un valore medio – di 10 euro e poi, a fine anno, fino a quasi 100 euro. Quel che emerge dall’indagine sul credito bancario nel quarto trimestre dello scorso anno e sulle prospettive per il primo trimestre 2024, però, non è altrettanto positivo.
Il mercato dei mutui in Italia continua a evidenziare segnali di stallo: non solo per il calo della domanda a fine 2023, ma anche per l’atteso irrigidimento delle condizioni per concedere nuovi prestiti. A diminuire, sulla fine dell’anno, sono stati anche i finanziamenti alle imprese. Su questo fronte, però, le attese sono migliori: gli intermediari prevedono “un allentamento dei criteri di offerta sui prestiti alle società non finanziarie”, ma allo stesso tempo anche una maggiore durezza sui prestiti alle famiglie.
L’ATTESO TAGLIO DEI TASSI GIÀ DA QUEST’ANNO SERVE A POCO SE GLI ISTITUTI FRENANO LE EROGAZIONI
Per quanto riguarda le condizioni applicate dalle banche per concedere prestiti alla fine dello scorso anno, i criteri di offerta sui prestiti tanto alle imprese quanto alle famiglie sono rimasti stabili, nonostante una maggiore percezione del rischio. Intanto la richiesta di finanziamenti da parte dei nuclei familiari si è ulteriormente ridotta, soprattutto per quelli necessari all’acquisto di abitazioni, con un calo sempre più marcato che prosegue da inizio 2022. Quanto alla domanda di credito da parte delle imprese, nel quarto trimestre dello scorso anno si è registrata la quarta discesa consecutiva. Per quanto riguarda il trimestre in corso, invece, le previsioni della Bce diffuse dalla Banca d’Italia parlano di domanda di prestiti delle imprese che dovrebbe essere in lieve aumento, mentre per le famiglie la situazione resterebbe invariata.
24/01/2024
da La Notizia