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Toti si è dimesso. Per evitare il giudizio immediato

Toti si è dimesso. Per evitare il giudizio immediato

Sono arrivate le dimissioni di Toti. La decisione potrebbe essere dettata dalla speranza di evitare il processo con giudizio immediato.

Alla fine le dimissioni sono arrivate. Giovanni Toti ha deciso di lasciare l’incarico di presidente della Regione Liguria dopo l’indagine a suo carico che l’ha portato agli arresti domiciliari. A consegnare la lettera di “dimissioni irrevocabili” all’ufficio protocollo regionale è stato l’assessore Giacomo Giampedone, proprio su delega di Toti. 

Toti ha quindi formalizzato le sue dimissioni a 80 giorni di distanza dall’inizio degli arresti domiciliari dettati dall’inchiesta sulla corruzione in Liguria. Toti era stato eletto per un secondo mandato alle elezioni regionali del 2020 e il suo mandato si interrompe quindi con un anno di anticipo. 

PERCHÉ TOTI HA DECISO DI DIMETTERSI

La notizia delle sue dimissioni era stata anticipata già nelle ultime ore, quando si era parlato del probabile passo indietro del presidente agli arresti domiciliari dal 7 maggio. Altro segno della “smobilitazione”, è stato il fatto che ieri la lista civica del presidente della Regione ha cambiato nome durante il Consiglio regionale, passando da ‘Cambiamo con Toti presidente’ a ‘Lista Toti Liguria’ senza più la parola ‘presidente’.

A far propendere Toti per le dimissioni non sarebbe però stata una questione morale o etica, bensì una molto più ”terrena”: il timore che nei prossimi giorni la Procura possa chiedere per lui il giudizio immediato che, per legge, deve avvenire a misura cautelare in atto. Da quanto emerge una volta sciolto il nodo dimissioni – che farebbero venire meno uno degli impianti su cui si basano le misure cautelari, quello del ruolo amministrativo pubblico – potrebbero arrivare dalla difesa nuove istanze di revoca su entrambe le ordinanze del Gip.

Intanto dalla Lega era stato confermato che tra Toti e il ministro Matteo Salvini non vi era alcun incontro in calendario, sebbene fosse stato autorizzato dalla Gip. Così come non vi era in programma alcun vertice con i rappresentanti del centrodestra regionale. Ogni decisione sulle dimissioni, Toti l’avrebbe quindi presa senza incontri formali con alleati e leader. L’incontro con Salvini, ribadiscono fonti della Lega, non è mai stato messo in agenda.

TAJANI PENSA GIÀ ALLA CAMPAGNA ELETTORALE

E Forza Italia parla già apertamente di campagna elettorale: “Toccherà a Toti decidere” se dimettersi o meno, ha detto ieri il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, “se dovesse decidere di fare un passo indietro, noi siamo pronti a una campagna elettorale per continuare a governare la Liguria in barba a chi vuole usare questa vicenda” a suo vantaggio.

26/07/2024

da La Notizia

Redazione

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