da Remocontro
La più grande e potente portaerei statunitense nel mar dei Caraibi: segnale di guerra dell’amministrazione Trump in quell’area, con lo scopo ufficiale di contrastare il traffico di droga verso gli Stati Uniti da Venezuela e Colombia, ma da loro molto diversamente interpretato.

USS Gerald R. Ford
La portaerei che verrà inviata è la ‘USS Gerald R. Ford’, la più moderna e tecnologicamente avanzata nave della Marina statunitense: in una normale operazione trasporta circa 5mila persone e 75 aerei da guerra. Tre giorni fa si trovava in Croazia per un’operazione programmata, e il fatto che sia stata richiamata prima del previsto per essere stanziata nel mar dei Caraibi e assieme inusuale e preoccupante.
Sceriffi del mondo
Dall’inizio di settembre almeno 43 persone sono state uccise in attacchi che l’esercito statunitense ha condotto contro imbarcazioni accusate di trasportare droghe illegali nel mar dei Caraibi e nell’oceano Pacifico, al largo di Venezuela e Colombia, segnala il Post. E l’amministrazione non ha fornito prove solide che quelle barche trasportassero sostanze illegali o che le persone uccise facessero parte di uno specifico cartello della droga.
Esecuzione diretta
Attacchi ritenuti illegali da molti esperti di diritto, dato che per legge gli Stati Uniti dovrebbero intercettare queste barche e arrestare i loro equipaggi, invece di affondarle uccidendo le persone a bordo. L’amministrazione Trump sostiene che questi attacchi siano leciti perché considera il traffico di droga come un attacco armato contro gli Stati Uniti da parte dei cartelli latino americani, e identifica gli equipaggi di queste barche come «combattenti».
Un esercito schierato
La portaerei USS Gerald R. Ford si aggiungerà ai circa 10mila soldati che gli Stati Uniti hanno stanziato nell’area dalla fine di agosto e non è chiaro ancora a cosa servirà: negli ultimi giorni Trump ha fatto più volte riferimento alla possibilità di «attacchi di terra» in Venezuela, dato che «il mare è sotto controllo». Diversi giornali Usa hanno riferito che Trump starebbe valutando di attaccare le strutture dove viene prodotta la cocaina in Venezuela.
Bersaglio cocaina o Maduro?
Il Venezuela, come ben noto, è governato dal presidente Nicolàs Maduro, regime autoritario di sinistra che ora Trump accusa di far parte insieme ad altri membri del governo di un’organizzazione di narcotrafficanti chiamata ‘Cártel de los Soles’, la cui esistenza stessa è incerta e molto discussa. È possibile che lo schierare la USS Gerald R. Ford per spaventare Maduro e indebolire il sostegno dei suoi alleati, senza attacchi in territorio venezuelano.
E poi la Colombia
Venerdì il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato sanzioni nei confronti del presidente colombiano Gustavo Petro, accusando anche il suo governo di essere coinvolto nel traffico internazionale di droga (la Colombia è di gran lunga il paese in cui viene prodotta più cocaina al mondo): le sanzioni sono state imposte anche nei confronti di sua moglie, di suo figlio, e del ministro dell’Interno colombiano Armando Alberto Benedetti.
- Pochi giorni fa, dopo che Petro aveva criticato gli attacchi statunitensi, Trump aveva annunciato la sospensione di tutti gli aiuti verso la Colombia, da decenni uno dei principali alleati degli Stati Uniti in America Latina.

