«Un altro burattino marxista al Vaticano», l’attacco dell’influencer Laura Loomer. Esponenti del movimento Maga vedono nell’elezione di questo papa una volontà politica da parte della chiesa cattolica di andare contro Trump che evidentemente si ritiene il centro del creato.
L’orgoglio del papa americano?
«Già dopo pochi minuti, l’annuncio dell’elezione del primo papa nordamericano ha generato malcontento nella destra Usa: a fare il giro delle piattaforme è stato il post fatto su X dall’allora cardinale Robert Prevost indirizzato a JD Vance, recentemente convertito al cattolicesimo e che aveva interpretato il concetto di amore non in senso universale ma dando priorità a ‘famiglia, parenti e amici’, insomma i propri simili. In quell’occasione Prevost gli ha ricordato che Gesù non ha mai chiesto di fare una distinzione di valore riguardo l’amore per gli altri». Marica Catucci sul manifesto non fa sconti né a Vance né a Trump.
‘Influencer infuriata’ e gli idolatri trumpisti
ìTanto è bastato per fare infuriare l’influencer di estrema destra Laura Loomer che ha scritto che «questo nuovo papa è un anti Trump e un anti Maga. I cattolici non hanno niente di buono da aspettarsi. Solo un altro burattino marxista al Vaticano», e la nostra stima e quella di mezzo mondo verso il nuovo papa ora cresce a dismisura.
Per Sean Davis, fondatore del Federalist, podcast e portale di news online di estrema destra, i peccati di Prevost sono innumerevoli, e ne ha ricordati alcuni: «Secondo il suo feed X/Twitter il neoeletto papa ha criticato aspramente Trump, criticato aspramente Vance, criticato aspramente il controllo delle frontiere, appoggiato l’immigrazione illegale, elogiato e onorato ripetutamente George Floyd e appoggiato la richiesta di un senatore democratico di un maggiore controllo delle armi». Il comune pensiari di una persona perbene dìche diventa peccato capitale.
Nella sua timeline Davis ha riportato annotazioni simili da parte di altre voci dell’estrema destra Usa, che vedono nell’elezione di questo papa una volontà politica da parte della chiesa cattolica per andare contro il movimento Maga.
Già prima di Vance il ‘nemico di Chicago’
A innervosire la destra, oltre al messaggio diretto a JD Vance, è anche un altro post risalente ad aprile, quando Prevost ha ripubblicato lo scrittore cattolico Rocco Palmo, che aveva affermato: «Mentre Trump e Bukele usano lo studio ovale per [aiutare] i federali a deportare illecitamente un residente degli Stati Uniti, un tempo egli stesso un salvadoregno senza documenti, ora [il vescovo ausiliare Evelio Menjivar di Washington, D.C.] chiede: Non vedete la sofferenza? La vostra coscienza non è turbata? Come potete restare in silenzio?».
Papa poco Social
Prevost non è stato un grande utilizzatore dei social, nel 2024 non ha mai postato niente, nel 2025 solo 5 volte di cui tre riguardo la salute di papa Francesco, ma la destra Usa è andata a scavare e non gli perdona un tweet del 2018, quando ha ripubblicato un post feroce del cardinale Cupich: «Non c’è nulla di lontanamente cristiano, americano o moralmente difendibile in una politica che sottrae i bambini ai genitori e li rinchiude in gabbie. Questo viene fatto in nostro nome e la vergogna ricade su tutti noi». Il nuovo pontefice ha poi ripubblicato dichiarazioni in opposizione al divieto di ingresso nei luoghi di accoglienza dei rifugiati e al Muslinban di Trump, oltre ad articoli sui «fiumi di sangue» che scorrono dall’invasione russa in Ucraina e sull’attacco russo alla sede di un missionario cattolico a Mariupol.
‘Woke Pope’
Ed ecco il giorno della sua elezione a papa, la definizione ‘woke pope’ rimbalza tutto il giorno su X e su Truth, per essere immortalata in screenshot pubblicati subito dopo sul più americano-centrico dei vari canali social, BlueSky. ‘Woke pope’, per descrivere in modo sarcastico un Papa particolarmente sensibile alle questioni sociali e che si allinea con le istanze del movimento ‘woke’, che sulla consapevolezza delle disuguaglianze sociali e le battaglie per l’uguaglianza.
‘Anonimus’ nella impaurita sinistra Usa
Su BlueSky, Anonymous ha sintetizzato la posizione di molta sinistra Usa, scrivendo in un thread diventato virale: «l’importanza del Vaticano va oltre il cattolicesimo per una ragione molto semplice: i movimenti regressivi che sostengono Trump e altri oligarchi nazionalisti sono popolati da entità sedicenti cristiane (protestanti e cattoliche) con programmi apocalittici che influenzano la nostra politica e il nostro governo. In Vaticano è in corso una guerra tra coloro che vogliono spingere il mondo sull’orlo dell’Armageddon e coloro che vogliono una chiesa più progressista. I miliardari cristiani reazionari (protestanti e cattolici) hanno scritto e finanziato il Progetto 2025. Che il Vaticano abbia una tendenza progressista è una cosa positiva».
Conclusione di Marica Catucci. «Altre voci di sinistra sulle piattaforme social hanno sottolineato che è improbabile che papa Leone XIV, come qualunque altro papa, voglia compiere una rivoluzione in senso stretto, ma l’auspicio è che si erga a muro contro il cristianesimo reazionario che ha preso piede negli Usa».
10/05/2025
da Remocontro