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Ucraina dentro la Russia, problemi su come uscirne

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Il presidente ucraino Zelensky sostiene che le truppe ucraine hanno preso il controllo della città russa di Sudzha, nella regione di Kursk. Oltre a Sudzha, l’esercito ucraino sostiene di controllare altre 82 località della regione. Un pezzettino di terra russa per quanto tempo e per farne cosa? Kursk, indifesa porta d’ingresso. Russia, facili conquiste, catastrofiche ritirate

                          

Un pezzettino di terra russa per quanto e per cosa?

Zelensky ha detto che l’Ucraina sta allestendo a Sudzha un commando militare, anche se non ha specificato con quali finalità. Il generale ucraino Oleksandr Syrsky ha detto inoltre che l’esercito ha anche istituito nella regione di Kursk un ufficio amministrativo che si occuperà di mantenere l’ordine e soddisfare i bisogni primari della popolazione russa della regione, da cui, nell’ultima settimana, la Russia ha disposto l’evacuazione di oltre 120mila persone.

Kursk, indifesa porta d’ingresso

La zona di Kursk è stata scelta dall’esercito ucraino perché meno fortificata rispetto ad altre lungo il confine. L’esercito era riuscito a entrare a Sudzha il 9 agosto, ed erano iniziati a circolare alcuni video in cui i soldati ne iniziavano già a reclamare il controllo. Mercoledì una giornalista al seguito dell’esercito ucraino aveva pubblicato un servizio tv piuttosto propagandistico, in cui si vedono dei soldati strappare da un edificio di Sudzha la bandiera russa.

Abile colpo a sorpresa

L’operazione militare dell’esercito ucraino nella regione di Kursk, in Russia, è stata sorprendente ed efficace oltre ogni aspettativa di analisti ed esperti. ‘Effetto sorpresa’ e impreparazione russa al confine, l’Ucraina è riuscita di fatto a occupare una parte di territorio russo, e dopo più di una settimana di scontri sta ancora avanzando, sebbene lentamente. I movimenti degli ucraini si possono ricostruire da diverse mappe, immagini e video: gran parte di questo materiale viene da fonti russe che si trovano sul posto, ma è stato vagliato e verificato da esperti occidentali.

Diversivo di massa

Il New York Times ha raccontato che nelle scorse settimane varie unità ucraine particolarmente esperte e bene armate erano state rimosse dal fronte nel Donbass, nell’oriente ucraino, ed erano state trasferite con estrema discrezione nella regione ucraina di Sumy, che confina direttamente con la regione russa di Kursk. Gli ufficiali hanno saputo che avrebbero attaccato la Russia tre giorni prima; i soldati appena il giorno prima. Gli Stati Uniti hanno detto che il governo ucraino non li aveva avvertiti dell’operazione. La mattina del 6 agosto l’operazione è cominciata con bombardamenti ucraini in Russia, oltre il confine, e poi con l’ingresso di un numero imprecisato di truppe e di mezzi corazzati.

Russia, facili conquiste, catastrofiche ritirate

Quella in corso nella regione di Kursk è la più grossa incursione militare condotta dall’esercito ucraino in territorio russo dall’inizio della guerra, e finora è stata sorprendente ed efficace oltre ogni aspettativa di analisti ed esperti, sottolinea il Post. Anche se non è affatto chiaro quali siano gli obiettivi di lungo periodo dell’Ucraina, anche se l’esercito sembra abbia intenzione di mantenere le posizioni il più a lungo possibile. In attesa della inevitabile riconquista.

L’umiliazione imposta alla sguarnita difesa di frontiere russa, storicamente aperta alle invasioni, ma il bilancio finale oltre il trionfalismo della propaganda che inizia a incutere timori è quello della inevitabile ritirata che verrà. Con ben altri eserciti nella storia, a pagare prezzi altissimi.

16/08/2024

da Remocontro

rem

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