24/11/2025
da Remocontro
‘La pax russo-americana incombe su ucraini ed europei’ titola qualcuno. La pace ‘incombe’ ma la guerra ‘uccide e distrugge’. Nello stravolgimento di ogni logica, se insisti sulla necessità di un accordo di pace, diventi ‘filo Putin’, e solo se applaudi al riarmo ‘volenteroso’ perché la guerra cambi vincitore, sei un vero democratico. E se uno non ama affatto Putin, ha chiaro chi ha aggredito, ma anche chi ha favorito l’esplodere della tragedia e insiste perché il massacro finisca, cos’é? E qui le vecchie formule politiche destra-sinistra, fasci-comunisti, eccetera, vanno a rotoli.

Con la pace Usa-Russia quali le ‘fonti affidabili’?
- Possiamo ancora credere al giornale statunitense Axios che scrive di un quasi catastrofe militare ‘nell’imbuto’ di Pokrovsk/Mirnograd e della completa conquista di Kupyansk? Stampa Usa filo Putin? Ovviamente ognuno decide per se, ma noi insistiamo a cercare di documentare i fatti. Per quanto sia possibile.
Sintesi estrema sui punti focali della proposta
- La sovranità dell’Ucraina sarà confermata.
- Accordo di non aggressione tra Russia, Ucraina ed Europa. Tutte le ambiguità rimaste irrisolte negli ultimi 30 anni saranno considerate risolte.
- La Russia si impegna a non invadere i Paesi vicini e la NATO si impegna a non espandersi ulteriormente.
- Varato un dialogo tra Russia e NATO con la mediazione degli Stati Uniti, per risolvere tutte le questioni sulla sicurezza e condizioni per una de-escalation.
- L’Ucraina riceverà garanzie di sicurezza affidabili.
- Le forze armate ucraine saranno limitate a 600.000 uomini.
- L’Ucraina accetta di sancire nella Costituzione la sua non adesione alla NATO e la NATO scrive nello statuto che l’Ucraina non sarà mai integrata nell’alleanza.
- La NATO accetta di non schierare truppe in Ucraina.
- I velivoli da combattimento europei saranno basati in Polonia a garanzia della sicurezza dell’Ucraina.
- L’Ucraina ha i requisiti per l’adesione all’Ue e beneficerà di un accesso preferenziale al mercato europeo a breve termine, mentre la questione è in esame.
- L’Ucraina organizzerà le elezioni entro 100 giorni.
Russia Ucraina, nuovo confini
«Crimea, Luhansk e Donetsk saranno riconosciute come territori russi ‘de facto’ anche dagli Stati Uniti. Kherson e Zaporizhzhia saranno congelate lungo la ‘linea di contatto’, costituendo un riconoscimento di tale linea. La Russia rinuncerà ai restanti territori sotto il suo controllo al di fuori delle cinque regioni. Le forze ucraine si ritireranno dall’attuale controllo della regione di Donetsk, che verrà quindi utilizzata per creare una zona cuscinetto». Una volta che tutte le parti avranno accettato il memorandum, il cessate il fuoco entrerà in vigore immediatamente dopo il ritiro delle due parti nei punti concordati per dare inizio all’attuazione dell’accordo.
Piano Witkoff-Dmitriev
Il piano è stato messo a punto segretamente con la Russia tra l’inviato Usa Steve Witkoff, e l’inviato russo, Kirill, durante la sua visita negli Stati Uniti lo scorso ottobre. Umiliazioni congiunte di Zelensky ed Europa. Partita politica interna aperta da tempo a Kiev dietro l’apparenza della sola questione corruzione. Zelensky in caduta libera nei consensi e contestato in parlamento e dal suo stesso partito cercando di allargare il conflitto agli alleati pur di non venire sconfitto, dando agli europei l’illusione di esercitare una minima sovranità. Infine il rilancio del bipolarismo Usa-Russia senza troppa Cina.
Panico baltico
«Il piano russo-americano ha scatenato il panico in Europa soprattutto tra i nordico-baltici e tra le ‘potenze volenterose’ di Francia, Gran Bretagna e Germania, i cui leader si sono confrontati con Zelensky fingendo di non sapere che la guerra è ormai perduta», sottolinea Analisi Difesa. Zelensky ha detto alla Nazione che «dobbiamo scegliere fra la dignità a l’alleato americano». Più brutalmente solo tra sconfitta e annientamento. Con gran parte della popolazione ucraina che vuole la pace, anche ‘ingiusta o imperfetta’, pur di non vivere una guerra senza fine, come conferma anche il boom di diserzioni e renitenza alla leva militare.
Ingannati della propria propaganda
- Una parte di mondo, soprattutto europeo, è riuscito a confondere le sue stesse azioni di propaganda in verità. Accade molto spesso in politica. E alla fine, ecco cosa accade. Pace giusta, come, dove e quando mai è accaduto? La pace è sempre quella del vincitore ed è crudele per gli ucraini dover scegliere presto tra una sconfitta ancora adesso negata e una disfatta. Occasione che la Storia non ha offerto a tutti i perdenti, annotano gli storici più attenti.
Chi guadagna e chi perde fuori dal campo di battaglia
«Dal piano di pace gli Stati Uniti ottengono vantaggi economici, prioritari per Trump, ma li ottengono anche i russi: a fronte di investimenti per 100 miliardi in Ucraina, di cui presumibilmente beneficeranno anche aziende russe, Mosca ottiene il reintegro nel G8 e la fine delle sanzioni economiche. Un incubo per l’Europa non solo in termini politici (imbarazzante ripristino delle relazioni con Mosca) ed economici (costi di assorbimento nella Ue e di ricostruzione dell’Ucraina), ma anche reputazionali», colpisce duro Gianandrea Gaiani, immaginando future strette di mano tra ‘acerrimi nemici di oggi’.
Nato e Stati Uniti, vicepresidente Usa
«Ogni critica al quadro di pace, o fraintende il quadro stesso o travisa una realtà critica sul campo», scrive Vance. «Si fantastica che se solo dessimo più soldi, più armi o più sanzioni, la vittoria sarebbe a portata di mano. La pace non sarà fatta da diplomatici o politici falliti che vivono in un mondo di fantasia. Potrebbe essere fatta da persone intelligenti che vivono nel mondo reale. Qualsiasi piano di pace deve fermare le uccisioni preservando la sovranità Ucraina, essere accettabile sia per la Russia che per l’Ucraina, massimizzare le probabilità che la guerra non riprenda».
- Una sorta di ‘De profundis’ per una vasta dipartita nel mondo della politica: la sconfitta dell’Ucraina è anche la sconfitta dell’Europa e il crollo di molti leader nazionali della Ue rivelatisi inadeguati potrebbe costituire forse l’unico aspetto positivo di questo sanguinoso conflitto.

