31/08/2025
da il Fatto Quotidiano
L'uomo, che era nella lista dei ricercati di Mosca, freddato da un assassino in bicicletta vestito da corriere di Glovo. Zelensky: "E' caccia al killer". Per la polizia, tra le ipotesi, c'è anche un collegamento con la Russia
Otto colpi di pistola esplosi in strada. Così Andriy Parubiy, ex presidente del Parlamento ucraino e oggi deputato, è stato ucciso a Leopoli, città dell’ovest dell’Ucraina. “Andrii Parubii è morto. Tutte le forze e i mezzi necessari sono impegnati nelle indagini e nella ricerca del killer”, ha dichiarato Volodymyr Zelensky. “Il crimine è stato, purtroppo, preparato con cura. Ma si sta facendo tutto il possibile per risolvere questo crimine”, ha aggiunto il leader ucraino in un messaggio pubblicato sul sito della presidenza. Sull’omicidio la polizia afferma di considerare diverse ipotesi, compreso un collegamento con la Russia.
Le autorità, riferisce Kyiv Independent, hanno ricevuto una chiamata di emergenza intorno a mezzogiorno, dopo la sparatoria avvenuta nel quartiere Frankivskyi, a sud della città, ha fatto sapere la polizia. L’aggressore, casco nero e in mano una grande borsa frigo gialla, era vestito da corriere di Glovo e viaggiava su una bicicletta elettrica: si è avvicinato a Parubii arrivandogli alle spalle, ha aperto il fuoco ed è fuggito. È in corso, riferisce l’Ufficio del procuratore generale, un’operazione denominata “Siren” per trovare il sospettato ed è stata avviata un’indagine per omicidio.
Parubiy, 54 anni, nato il 31 gennaio 1971 a Chervonohrad, nella regione di Leopoli, aveva iniziato la carriera politica nel Consiglio regionale, quindi nel 2007 era diventato deputato. Il Kyiv Independent riporta che aveva partecipato alla Rivoluzione arancione del 2004 e da fine 2013 era stato fra i leader delle rivolte di piazza Maidan, nelle quali rivestiva il ruolo di comandante delle forze di autodifesa. La testata ucraina Unian aggiunge che a dicembre del 2014 era già stato vittima di un tentato assassinio, quando una persona ignota aveva lanciato una granata vicino all’hotel di Kiev dove si stava incontrando con dei colleghi.
Dopo la destituzione del presidente filo-russo Viktor Yanukovich, Parubij era stato nominato segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale, incarico che ha ricoperto tra febbraio e agosto 2014, per poi diventare primo vicepresidente del Parlamento tra il 2014 e il 2016 e presidente dello stesso dal 2016 al 2019. Tra i fondatori del partito Svoboda, dal 2019 Parubii era diventato membro di Solidarietà Europea dell’ex presidente Petro Poroshenko. Che ha commentato: “Il nemico non potrà mai uccidere gli ideali per i quali Parubiy ha vissuto e combattuto”. “Quello che si può dire con certezza è che questi mostri hanno paura, ed è per questo che uccidono veri patrioti e persone forti”, ha scritto Poroshenko sui social media. “Questo crimine non è solo un colpo sparato contro una persona. E’ un colpo all’esercito. E’ un colpo alla lingua. E’ un colpo alla fede. E’ un colpo al cuore dell’Ucraina”, ha aggiunto.
Parubiy, riporta l’agenzia russa Ria Novosti citando elenchi della polizia, “era da anni nella lista dei ricercati del ministero degli Interni russo”, più precisamente dal novembre del 2023. Il Comitato investigativo russo ha accusato Parubiy in contumacia per presunte atrocità commesse nel Donbass nel 2014 e che hanno causato la morte e il ferimento di 1.200 persone.
