Via libera di Biden: i missili a lungo raggio potranno colpire in Russia. La Casa Bianca autorizza l’uso degli Atacms sul fronte del Kursk. Gli Stati Uniti hanno consegnato l’83% delle munizioni, il 67% delle difese aeree e il 60% delle armi promesse all’Ucraina ad aprile. Lo ha annunciato il Pentagono, generale Pat Ryder. Attrezzature per un valore di 3,7 miliardi di dollari prelevate dalle scorte del ministero della Difesa grazie a 12 autorizzazioni presidenziali. Dal 20 gennaio ancora?
Missili su Mosca proprio adesso?
Dopo mesi di prudenza, la Casa Bianca autorizza l’uso degli Atacms sul fronte del Kursk. Trump dice di voler portare la pace in Ucraina in 24 ore, e Biden concede finalmente a Zelensky l’autorizzazione ad usare i missili americani per colpire i russi sul loro territorio. Può sembrare una contraddizione, se non uno sgambetto del presidente uscente a quello entrante. Ed è l’accusa di Donald Trump Junior che parla di rischio di ‘terza guerra mondiale’. Il commento, pubblicato su X, arriva in risposta alla decisione della Casa Bianca di autorizzare l’Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio contro obiettivi militari in territorio russo. Decisione che Kiev sollecitava da mesi e che ora alimenta le tensioni geopolitiche, suscitando reazioni controverse nel panorama politico statunitense.
Dopo le armi anche altri soldi, sino ad oggi
Con un messaggio su Telegram il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, ha reso noto che gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina 1,35 miliardi di dollari di aiuti a fondo perduto, riporta Analisi Difesa. E Zelenshy in gravi difficoltà di consenso interno promette, “Dirigeremo questi fondi verso programmi umanitari e sociali prioritari”. Mentre il suo ministro delle Finanze, Serhiy Marchenko, vanta al mondo che il sostegno finanziario diretto degli Stati Uniti da febbraio 2022 ha raggiunto la quota di 28,2 miliardi di dollari.
Dollari Usa prima e più di tutti
“È il maggior aiuto finanziario per l’Ucraina tra tutti i Paesi del mondo. Una solida partnership con gli Stati Uniti aiuta il governo ucraino a mantenere la stabilità finanziaria e sostenere i cittadini attraverso la fornitura di servizi pubblici di base come l’istruzione e i servizi di soccorso”, ha affermato il ministro. Quest’anno il sostegno degli Stati Uniti al bilancio ucraino dovrebbe raggiungere 7,8 miliardi di dollari. Tutti coscienti che, con l’arrivo alla Casa Bianca di Trump, i fondi destinati all’Ucraina potrebbero diminuire sensibilmente.
Tagli a far tremare Ucraina ed Europa
Lo speaker Mike Johnson, nella riunione dei deputati repubblicani della Camera, ha dichiarato che non verranno più inviati soldi all’Ucraina, secondo fonti del New York Times. Uno sviluppo che non fa paura soltanto a Kiev, ma che preoccupa anche l’Unione Europea. “In Ucraina sono preoccupati delle decisioni che prenderà la prossima Amministrazione americana, e ci chiedono quali saranno le nostre reazioni quando molto probabilmente Trump deciderà di condizionare il proprio appoggio militare all’Ucraina, probabilmente da gennaio” ha detto Josep Borrell, rappresentante Ue per gli Esteri uscente, nel dibattito del Parlamento europeo sulle relazioni Ue-Usa alla luce dell’esito delle elezioni presidenziali statunitensi.
Ucraina a carico Ue sino a dove?
“Penso che la risposta europea dovrà essere di mantenere i nostri rapporti con l’Ucraina e continuare a offrire l’appoggio necessario affinché possano continuare a difendersi. Tutto questo richiederà risorse. Il rapporto tra gli aiuti americani e quelli europei all’Ucraina è a nostro vantaggio, noi la aiutiamo di più se consideriamo tutte le modalità di supporto. Ma dal punto di vista militare gli Stati Uniti offrono circa il 25% in più rispetto a noi. Quindi, sostituire gli Stati Uniti per noi rappresenterebbe uno sforzo tanto finanziario quanto industriale notevole”.
Armi ucraine per soldati che non ci sono
Kiev ha stanziato circa 55 miliardi di grivnie (1,3 miliardi di euro) per la produzione di attrezzature militari nel 2025. Lo ha reso noto il ministro delle Industrie strategiche ucraino, Herman Smetanin. 1,2 miliardi di euro serviranno per lo sviluppo della produzione dell’industria nazionale di difesa. Altri 11,3 milioni di euro per un programma di prestiti per le aziende impegnate nella produzione di armi e attrezzature. Smetanin ha ricordato che nel 2024 il governo ha assegnato circa 1,2 miliardi di all’industria della difesa.
Europa ipocrita e bugiarda
Caparbia volontà di difesa assieme a velleità di politica interna, con i tempi di una guerra infinita impossibile che nessun capo di governo europeo, pur sapendo, non ha il coraggio di ammettere, e prosegue nella finzione politica a negare l’errore strategico sulla scia Nato commesso dall’Unione. Mentre l’Ucraina eroica e disperata, fa in conti con l’olocausto dei soldati combattenti costretti ad usare quel gazzabuglio di armi spesso inefficienti. Pochi soldati con l’alternativa di chiamare al macello anche i ragazzi di 18 anni, come propongono alcuni.
18/11/2024
da Remocontro