ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

Una cosa giusta che non si farà

Una cosa giusta che non si farà

Commenti

23/10/2025

da Il Manifesto

Adriana Pollice

Patrimoniale. Il governo si ritrova con una manovra di corto respiro ed elettorati di riferimento con interessi diversi da accontentare

Neanche il tempo di pensare «finalmente una buona idea» che la proposta di tassare al 26 percento gli affitti brevi finisce impallinata dalla stessa maggioranza di centrodestra che l’ha messa in manovra. La rendita immobiliare per Forza Italia non si tocca (lascito politico di Silvio Berlusconi e mantra degli azzurri).

Matteo Salvini, a corto di consensi, si è schierato a difesa della tariffa al 21 percento. A meno di scatenare una crisi di governo, Fratelli d’Italia dovrà cedere. E allora perché proporla?

Il governo si ritrova con una manovra di corto respiro ed elettorati di riferimento con interessi diversi da accontentare. Con un pil allo zero virgola, ogni settimana parte l’annuncio sul boom di turisti per galvanizzare gli italiani. Peccato che gli stessi italiani, in quanto residenti, vengono espulsi dai centri storici, a causa della bolla speculativa dell’overtourism. Quindi bisogna spingere sul turismo ma anche no.

E poi ci sono gli albergatori a cui la ministra Santanchè pure deve rispondere. Categoria che, con Federalberghi, ha messo in chiaro: «Se pagano il 26 percento non succede nulla». Una polemica contro i diretti competitor che mangiano fette sempre più ampie di mercato. Toccati sul vivo – cioè nel ricco portafoglio – i vertici di Airbnb Italia hanno rivolto un accorato appello all’esecutivo: «La misura va tolta, colpisce la classe media». Eppure le ricerche ci dicono altro: è aumentato il numero medio di alloggi per ciascun gestore (da 1,92 a 2,15 unità) e il segmento dei large host è cresciuto più rapidamente rispetto ai piccoli e medi locatori, con un aumento del 77% tra il 2017 e il 2024.

Infine, c’è la stessa retorica del governo Meloni sulla famiglia tradizionale che deve dare figli alla patria. Ma che avrebbe anche bisogno di un tetto sulla testa e invece si ritrova a fare i conti con salari bassi, bolla speculativa sugli affitti, nessun piano casa.

Il governo però non interviene in modo sistematico: il tema lavoro lo liquida con «record di occupati» (spesso nel segmento over 50), il piano casa è rimasto un annuncio ma intanto sono spariti i fondi per la morosità incolpevole e il sostegno all’affitto. Al Mef e a palazzo Chigi avranno pensato che poteva bastare alzare un po’ la cedolare secca e sperare. Varare una patrimoniale è la strada da prendere ma evidentemente anche questa volta non si farà.

share