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“Questa è in realtà una buona notizia. Tutti sanno bene che la valanga di prescrizioni, oggi confermate dal Ministero, sono, di fatto, una ‘bocciatura mascherata’, una pietra tombale sul progetto del nuovo aeroporto di Firenze.
L’unico a non saperlo, o a far finta di non saperlo, sembra essere il sindaco Dario Nardella che dovrebbe andare a rileggersi le 142 prescrizioni della Via”. Lo affermano Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra.
“Il quadro prescrittivo confermato dal Ministero -continuano- evidenzia un numero gigantesco di criticità, non ultime quelle ambientali ed idrogeologiche. Ad esempio, le prescrizioni non dicono semplicemente che deve essere spostato il fosso reale o gli stagni di Focognano, opere di per sé estremamente complesse, ma impongono che poi si verifichi che le specie animali ci vadano per davvero, che la flora attecchisca, e solo dopo si può eventualmente fare l’aeroporto”.
“Le nuove norme di VIA nazionali erano state scritte apposta per sottoporre il progetto a norme meno stringenti ed evitare questi enormi scogli. Ma adesso i tecnici del ministero chiudono la porta, mettendo una pietra tombale sul nuovo aeroporto, e ribadendo che le leggi a tutela dell’ambiente e della salute devono essere rispettate e che –concludono Fattori e Sarti- non ogni opera può essere fatta ovunque”.