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Una destra nemica delle donne

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Se il patriarcato ci lascia le scorie che piangiamo con le tante Giulia Cecchettin, l’alternativa di un matriarcato sguaiato e di facciata è ancora più pericolosa. 

Se il patriarcato ci lascia le scorie che piangiamo con le tante Giulia Cecchettin, l’alternativa di un matriarcato sguaiato e di facciata è ancora più pericolosa. La speranza che qualcosa cambiasse in meglio l’abbiamo vista con l’elezione, per la prima volta, di una donna a capo del governo. Giorgia Meloni aveva infranto il tetto di cristallo delle istituzioni facendo credere che questo avrebbe smosso le cose anche nel profondo del Paese. Un impegno che la premier aveva preso già nel discorso per la fiducia alle Camere.

Poi abbiamo visto com’è andata. Sono state rafforzate le misure del codice rosso, aumentando la repressione e il peso di atti come l’ammonimento da parte del questore in caso di stalking e segnali di pericolo. Tutto bello se non fosse che nella vita reale le donne restano quasi sempre sole come prima, e nel caso di molte vittime con le denunce inabissate nelle scartoffie dei tribunali. I fondi per i centri antiviolenza sono aumentati – secondo l’ultimo rapporto di ActioAid del 156% dal 2013 – ma in concreto le strutture sono senza mezzi, e i soldi sono impegnati quasi tutti per la protezione di soggetti a rischio e non per la prevenzione.

Eppure, è solo qui che si fa la differenza, offrendo segnali chiari sin dalla scuola, per poi continuare sempre, sui social, al lavoro, nella politica. Tutte battaglie cominciate solo a parole. Sui social per un caso perseguito ce ne sono migliaia archiviati all’istante per carenza di personale giudiziario. Nel lavoro restiamo al Medioevo, con le donne che guadagnano inspiegabilmente meno degli uomini, e nella politica le stesse donne usano i metodi più violenti contro altre donne, consolidando il convincimento che sono la forza, la sopraffazione, l’insulto che funzionano.

L’ultimo episodio è di pochi giorni fa. Arianna Meloni, sorella della premier, col carbone inzuppato per il familismo che la circonda, ha aggredito la deputata Vittoria Baldino – che semplicemente denunciava questo schifo – con una violenza da codice nero. Ecco, è in questi atti che si fa sul serio la differenza tra patriarcato e società moderna. E con questa destra la differenza la stiamo facendo drammaticamente in peggio.

21/11/2023

da La Notizia

Gaetano Pedullà