L’altro caposaldo, Berlusconi, che si è venduto alla Merkel per difendere le proprie aziende prese di mira dai francesi, con le elezioni ha perso la possibilità di essere determinante, ma potrebbe rientrare in gioco dando l’appoggio esterno ad un governo M5s-Pd. I grillini lanciano messaggi rassicuranti all’Europa, che non a caso li corteggia. Resta l’incubo per i franco tedeschi, un governo determinato da Salvini, il quale chiude la porta al Pd e fa sapere che si muoverà sul piano internazionale.
L’addendum della Vigilanza provocherà un terremoto bancario senza avere la possibilità di condivisione del rischio dei depositi, esclusa dallo stesso Feld. Le imprese italiane si ritroveranno in futuro con l’impossibilità di accedere ai prestiti bancari, proprio nel momento in cui si intravedono per loro timidi segnali di ripresa. In più, incidendo sullo stock, le banche faranno sempre più pressione presso i protestati a rientrare dal prestito, accelerando la dismissione dei crediti deteriorati presso i servicer, fondi avvoltoi specializzati nel recupero crediti. Il sistema delle imprese si ritroverà a breve da una parte con le banche che non concedono prestiti, dall’altra i servicer che faranno pressione, anche di natura legale, per riavere il credito.
L’Italia si ritrova, a seguito di questa nuova “guerra tra capitali”, in una morsa finanziaria che potrebbe strangolarla del tutto e così i franco tedeschi avranno la possibilità di arraffare gli asset rimanenti e di togliere un ancor temibile concorrente dall’arena mondiale.
Determinante sarà la risposta del fronte dei piccoli e medi imprenditori rappresentanti da Salvini, che, qualora entrasse al governo, potrebbe addirittura disconoscere l’Unione Bancaria varata nel 2014 dal governo Letta e celebrata come una grande conquista dell’Italia, quando invece si è rivelata, dal bail in alle crisi bancarie determinate dalla Vigilanza bancaria europea, un’autentica tomba per l’Italia.
Vista la guerra tra capitali che colpisce da anni l’Italia e che con l’addendum ci sarà il colpo mortale, la Lega guarda fuori per eventuali connessioni economiche e appoggi. Alla stampa estera qualche giorno fa Salvini ha fatto presente che vuole un ministro degli esteri che guardi a Washington, Mosca e Pechino, informando inoltre che il suo primo viaggio sarà in Cina.
Mentre il M5s guarda a Londra. La partita si gioca con attori internazionali che vogliono un Italia indipendente da Bruxelles e manovrabile, data la sua posizione nel Mediterraneo, da potenze anglosassoni, con Brexit e Trump.
La partita è di quelle mortali. Nei prossimi mesi si deciderà se avranno la meglio i franco tedeschi o se attori internazionali si pongono a difesa delle prerogative dell’Italia. Questa è la guerra tra capitali, a motivo del quale la sovranità non è un capriccio, ma corrisponde agli interessi reali del Paese, per chi non l’avesse ancora compreso.