ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

‘Fosforo Bianco’ vietato, proiettili Usa sui civili rivela il Washington Post

‘Fosforo Bianco’ vietato, proiettili Usa sui civili rivela il Washington Post

Proiettili al Fosforo Bianco, frammenti d’inferno che se solo ti sfiorano ti consumano il corpo da dentro. La denuncia sul Washington Post e l’Israeliano Haaretz. «Israele va indagato per crimini di guerra», dichiara Amnesty International, per avere utilizzato munizioni al fosforo bianco fornite dagli Stati Uniti in zone abitate, severamente vietato dal diritto umanitario internazionale.

    

Washington Post e Haaretz

La notizia ha aperto ieri l’edizione on line del Washington Post, e sulla prima pagina di Haaretz, il prestigioso quotidiano di Tel Aviv. Per ora, la possibile violazione delle leggi di guerra riguarda il fronte del Libano, sul villaggio di Dheira. Ma i sospetti del Washington Post si allargano e arrivano fino a Gaza. Inviati del WP hanno trovato, al confine sud libanese, i resti dei bossoli d’artiglieria al fosforo usati dagli israeliani. Erano tutti con codici di riconoscimento americani, «prodotti e stoccati in depositi della Louisiana e dell’Arkansas». Da Dheira l’attacco a una torre radar israeliana, appena oltre il confine. E nei successivi combattimenti, sono morti quasi un centinaio di libanesi (in maggioranza Hezbollah) e 11 israeliani. Come scrive il Washington Post, «le forze armate dello Stato ebraico hanno continuato a bombardare la città con munizioni al fosforo bianco per ore, intrappolando i residenti nelle loro case finché non sono riusciti a scappare».

Le armi del terrore

I proiettili al fosforo bianco possono essere usati sotto rigorose condizioni e solo nel campo di battaglia. In genere, si sparano per creare cortine fumogene o segnare bersagli. Ma non era questo, assolutamente, il caso in questione. Per capire cosa può significare vivere e morire in un simile bombardamento, basta guardare l’immagine di copertina. Il WP spiega che «il fosforo bianco si accende a contatto con l’ossigeno e brucia a temperature fino a 1500 gradi, causando gravi lesioni». Secondo un rapporto di Human Rights Watch, le sostanze chimiche rimaste nel corpo possono danneggiare gli organi interni, talvolta in modo fatale.

Bombe al fosforo anche su Gaza

E ora, la parte per certi versi più inquietante dell’articolo proposto dal WP: «L’origine americana delle bombe al fosforo è stata verificata da Human Rights Watch e da Amnesty International. Gli stessi codici di fabbricazione compaiono anche sui proiettili al fosforo bianco allineati accanto all’artiglieria israeliana nella città di Sderot, vicino alla Striscia di Gaza, in una foto del 9 ottobre scorso». Che ci facevano li? La risposta più ovvia è che siano stati usati contro l’enclave palestinese. Per fare ‘fumo’ o per provocare disastrosi incendi? Una domanda che dovrebbero porsi prima di tutto gli americani, i fornitori delle munizioni e, in un certo senso, corresponsabili del loro utilizzo. E di fronte al rovinoso tracollo d’immagine che riguarda gli Stati Uniti, legato ai bombardamenti indiscriminati di Gaza, la Casa Bianca è dovuta intervenire.

Rovinoso tracollo d’immagine

Così, per cercare di limitare i danni, ieri il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, ha tentato una discolpa con scuse di circostanza in tutta fretta, addirittura da bordo dell’Air Force One, l’aereo presidenziale. A mettere le mani avanti, prima di essere massacrati dai media internazionali. Dunque, Kirby ha detto di non sapere quello che tutti sapevano: «Abbiamo visto i resoconti – ha sostenuto – e ne siamo certamente preoccupati. Faremo domande e cercheremo di saperne un po’ di più». Risposta quasi ai limiti dell’offesa al buon senso, da parte di chi, nei fatti, sovrintende anche alla cessione degli armamenti più sofisticati del mondo agli alleati.

Forze terribilmente armate

Peggio la spiegazione sugli ‘usi leciti’ degli ordigni incriminati: «È importante ricordare che il fosforo bianco ha una legittima utilità militare, in termini di illuminazione e di creazione del fumo per nascondere i movimenti. Ovviamente ogni volta che forniamo articoli di questo tipo a un altro esercito – ha concluso – abbiamo la piena aspettativa che venga utilizzato per scopi legittimi e in conformità con la legge sui conflitti armati».

«Piena aspettativa», davanti a quasi 20 mila morti? Una visione molto personale, dei doveri di una grande democrazia contemporanea che si proclama strenua sostenitrice dei diritti umani.

                     

Cosa sono le bombe al fosforo bianco

Gli ordigni provocano pesanti ustioni e morte quasi certa di chiunque venga sfiorato. Chi sopravvive, spesso sviluppa gravi patologie. Il loro utilizzo è vietato da una convenzione Onu. Le bombe al fosforo bianco rientrano nella categoria delle armi incendiarie, il cui uso è regolamentato dal terzo Protocollo della Convenzione delle Nazioni Unite su alcune armi convenzionali, firmata a Ginevra nel 1980. Secondo il protocollo gli ordigni di cui Israele è accusato di aver fatto uso a Gaza non possono essere impiegati per colpire obiettivi civili e «obiettivi militari situati all’interno di una concentrazione di civili». Il documento stabilisce inoltre che le armi al fosforo possono essere utilizzate solo per illuminare obiettivi militari, per spaventare il nemico o per creare cortine di fumo capaci di coprire la fuga dei militari.

Israele ha firmato la Convenzione ma con una riserva: non si ritiene vincolata al rispetto del protocollo sulle armi incendiarie.

Gli effetti delle bombe al fosforo bianco

La componente chimica di tali armi è in grado di provocare nelle vittime ustioni gravi e molto dolorose. Come spiega Giacomo Cassano di Archivio disarmo, il fosforo bianco scatena tutto il suo potenziale quando deflagra e viene disperso nell’aria. La combinazione tra aria e fosforo bianco produce l’anidride fosforica che, a contatto con il corpo umano, genera l’acido fosforico, un elemento capace di bruciare rapidamente il tessuto organico. Le ustioni così provocate penetrano le parti molli del corpo e raggiungono le ossa.

Semplice inalazione

Le esalazioni provocate dalla combustione del fosforo bianco, infatti, se respirate possono corrodere le mucose e gli organi interni, generando un processo che porta all’avvelenamento. Nella maggior parte dei casi, le bombe al fosforo uccidono le persone che ne vengono a contatto. Chi sopravvive, risulta esposto allo sviluppo di gravi patologie, come e la necrosi ossea, ovvero la progressiva erosione del tessuto scheletrico.

                                     

Esplosione aerea di una bomba al fosforo bianco sulla USS Alabama durante un’esercitazione, settembre 1921