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C’è un giudice a Firenze: annullati i licenziamenti dei lavoratori ex Gkn. Ora la politica batta un colpo

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La sentenza emessa dal Tribunale del lavoro di Firenze contro QF (ex Gkn) dopo il ricorso di Fiom/Cgil è una vittoria della democrazia. Ora le condizioni per ripartire ci sono, se le istituzioni sosterranno il progetto di cooperativa ideato dai lavoratori

La sentenza emessa dal Tribunale del lavoro di Firenze contro QF (ex Gkn) che annulla di fatto i licenziamenti di 185 lavoratori non è solo una vittoria della Fiom/Cgil, dei lavoratori e della comunità fiorentina, è anche una vittoria della democrazia e della Costituzione.
Ai sensi della legge 234/2021 si impone all’azienda di informare le parti sociali in caso di chiusura o licenziamenti e di passare da una discussione con i sindacati, da ammortizzatori e dall’elaborazione di un piano alternativo.

Questa decisione della giudice Anita Maria Brigida Davia ci ricorda i fondamentali della nostra Costituzione, la sua sentenza infatti attraversa per intero l’articolo 3: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese».

Per ben due volte, nel settembre 2021 contro la multinazionale inglese Gkn e oggi contro QF SpA in liquidazione, di proprietà di Francesco Borgomeo, il ricorso presentato dalla Fiom/Cgil per condotta antisindacale, previsto dall’ex art.28 dello Statuto dei lavoratori, conferma che tutti i cittadini davanti alla legge hanno pari dignità sociale e che il più debole non sempre soccombe al più forte.
L’annullamento dei licenziamenti, inoltre, rimuove gli ostacoli di ordine economico e sociale che pendevano sul futuro di 185 famiglie: un atto importante che rientra tra le facoltà di un Tribunale della Repubblica in uno Stato democratico.

Purtroppo negli ultimi anni tutti i governi che si sono succeduti hanno indebolito le difese immunitarie contro le ingiustizie sociali che colpiscono coloro che per vivere devono lavorare. E indebolire le tutele sul lavoro significa indebolire la struttura democratica del nostro Paese.
I padri e le madri Costituenti non hanno scritto in Costituzione che il lavoro debba essere precario, sottopagato, insicuro ma anzi hanno voluto dargli un ruolo centrale, tanto che nella Carta la parola Lavoro è richiamata molte volte in più articoli.

Naturalmente la sentenza ci consegna adesso una responsabilità non banale: tentare il rilancio industriale del sito produttivo ex Gkn, ricostituendo 422 posti di lavoro, pari a quelli di luglio 2021 quando il fondo Melrose, che controllava le quote della multinazionale dell’automotive, annunciò la chiusura dello stabilimento.
La cassa integrazione scade con la fine dell’anno e per questo la Fiom/Cgil chiede un tavolo urgente al ministero delle Imprese e del Made in Italy per trovare ammortizzatori sociali che coprano il reddito di questi lavoratori.

Le condizioni per poter ripartire segnando una controtendenza ci sono: l’azienda metta a disposizione lo stabilimento, il governo e le istituzioni territoriali sostengano con tutti gli strumenti a disposizione il progetto di cooperativa dal basso ideato dai lavoratori e a questo si accompagni la ricerca di altri soggetti industriali che potrebbero condividere nello stesso sito anche attività diverse in una sorta di condominio industriale.
Servono volontà e impegno. La politica adesso passi dalle parole (di solidarietà), ai fatti e ci aiuti a rendere possibile questo progetto perché finora i lavoratori Gkn hanno avuto al loro fianco gli altri lavoratori fiorentini, gli studenti, il mondo della cultura e dell’associazionismo e la Fiom/Cgil ma la politica, quella con la P maiuscola, non l’hanno mai vista.

29/12/2912

da Left

Daniele Calosi  è segretario generale della Fiom Cgil di Firenze Prato e Pistoia

Nella foto: una manifestazione dei lavoratori ex Gkn a Firenze (da facebook Collettivo di fabbrica)