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Sgarbi si dimette e attacca Sangiuliano: «Uomo senza dignità»

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 Alla fine ha fatto un passo indietro. Dopo mesi di polemiche Vittorio Sgarbi ha annunciato le sue dimissioni da sottosegretario alla Cultura. 

Alla fine ha fatto un passo indietro. Dopo mesi di polemiche Vittorio Sgarbi ha annunciato le sue dimissioni da sottosegretario alla Cultura. «Entro stasera le presenterò a Giorgia Meloni», ha annunciato ieri. Sgarbi era finito nel mirino dell’Antitrust per aver preso parte ad alcune conferenze, per la vendita dei suoi libri e per aver partecipato all’inaugurazione di mostre. Tutte attività che sarebbero state giudicate incompatibili con l’attività di governo da parte dell’Autorità, giunta ormai al termine di un’istruttoria avviata lo scorso mese di ottobre in seguito alle segnalazioni inviate dal ministero della Cultura. Una vicenda a cui fa da sfondo l’inchiesta giudiziaria legata al quadro «La cattura di San Pietro» di Rutilio Manetti, esponente del Seicento senese, per cui Sgarbi è indagato per autoriciclaggio di beni culturali dopo che l’opera, di cui era stato denunciato il furto, era stata trovata in suo possesso.

«C’è stata un’azione precisa per portarmi alle dimissioni. Sono oggetto di una persecuzione mediatica evidente», ha attaccato l’ex sottosegretario. «Non ho sentito Sangiuliano – ha aggiunto -, non ci parliamo dal 23 ottobre, quando mi ha dato la delega per andare a occuparmi della Garisenda. Non potevo sentire una persona che riceve una lettera anonima e la manda all’Antitrust. Le lettere anonime si buttano via, gli uomini che hanno dignità non accolgono lettere anonime».

La notizia delle dimissioni è stata accolta con soddisfazione dalle opposizioni. «Era un atto dovuto, lo sappiamo – ha detto Matteo Renzi -, ma Vittorio Sgarbi almeno ha avuto la decenza di dimettersi. Quella decenza che – per ora – manca a Lollobrigida e Delmastro». Per i componenti del Pd in commissione Cultura della Camera, invece, «Meloni e Sangiuliano spieghino al Parlamento per quali ragioni il governo ha fatto orecchie da mercante sul caso Sgarbi».

03/02/2024

da Il Manifesto