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Strage operaia a Firenze, crolla un cantiere Esselunga

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LAVORO

OMICIDI BIANCHI . Cinque morti e tre feriti nel disastro nell'area dell'ex Panificio militare, dove era in costruzione un centro commerciale. La struttura collassata dopo la rottura di una trave di cemento prefabbricato o di un dente di un pilone di tenuta. Sotto accusa la catena dei subappalti, Cgil, Uil e sindacati di base indicono una serie di scioperi

L’effetto di un terremoto o di un bombardamento. Il filmato di una telecamera comunale di sicurezza fa capire l’entità del crollo del centro commerciale in costruzione e della strage operaia. A sera inoltrata i vigili del fuoco continuano a scavare con circospezione, facendo sapere che è altissimo il rischio di una ulteriore concatenazione di cadute delle imponenti travi in cemento prefabbricato precipitate con l’intero solaio dopo la rottura al quarto piano di una di esse, o addirittura di un dente di un pilone di tenuta della trave. Un lavoro certosino che andrà avanti tutta la notte quello dei vigili del fuoco, per recuperare tre corpi ancora sotto le macerie. Due quelli già riportati alla luce, il primo è Luigi Coclite, operaio sessantenne originario di Teramo e residente a Collesalvetti nel livornese, prossimo a una pensione di cui non potrà godere.

I droni con sensori termici e i cani molecolari utilizzati per le ricerche non sembrano dare, purtroppo, speranze di trovare sopravvissuti, così come aveva anticipato già al mattino il governatore toscano Eugenio Giani, parlando di cinque morti e tre feriti di 37, 48 e 51 anni. Questi ultimi sono gravi ma non in pericolo di vita, spiegano i sanitari del vicino Policlinico di Careggi dove sono ricoverati. Ed di fronte alla devastazione di un intero isolato, viene da pensare che è andata pur tragicamente bene che il gigantesco crollo, all’interno del cantiere dove si sta costruendo un centro commerciale Esselunga, non abbia interessato le trafficatissime aree esterne.

Una cinquantina gli operai che in quel momento, pochi minuti prima delle nove del mattino, erano in un cantiere dove ne lavorano quasi un centinaio. Molti di loro piangono, guardando il cumulo di macerie che nascondono i corpi dei compagni di lavoro. Anche Marco Carletti, segretario della Fillea-Cgil fiorentina, guarda alla devastazione e sbotta: “Ecco cosa produce il subappalto a cascata”. Già, perché se l’impresa esecutrice dei lavori è l’Aep Attività Edilizie Pavesi srl, con sede a Pieve del Cairo, e la direzione dei lavori è dello studio fiorentino Gurrieri Associati, la costruzione del centro commerciale sta impegnando oltre 30 aziende in subappalto. In in grande cantiere, con un committente che dispone di enormi risorse economiche.

Operai italiani, romeni, magrebini. Inquadrati anche con contratti diversi da quello dell’edilizia. Molti con quello metalmeccanico, come denuncia il segretario della categoria Daniele Calosi. “Non è un fatto di dettaglio ma di sostanza – spiega sul punto Carletti – perché nel contratto edile per poter lavorare bisogna essere formati obbligatoriamente da soggetti abilitati. Col contratto metalmeccanico non solo si risparmia tanto, ma si superano tutti i sistemi di controllo previsti contrattualmente, ed è un fatto di illegalità o di elusione della legalità”. Poi aggiunge: “Deve essere successo qualcosa nella catena di comando, un disastro del genere non può accadere per una svista. Questa sarà una responsabilità della gestione del cantiere, perché lo hanno polverizzato, sfilacciato, con una compressione dei costi all’interno della catena del subappalto”. Una catena cui Maurizio Landini imputa, da anni, gran parte degli omicidi bianchi: “Nel 2023 ci sono stati mille morti sul lavoro, e spesso questi incidenti sono prodotti dal sistema del subappalto e della logica degli appalti al massimo ribasso”.

In via Mariti arriva il pm di turno Francesco Sottosanti, la procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per i reati di omicidio colposo plurimo e crollo colposo, sequestrando l’area del cantiere. Dopo l’obbligatorio cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime, Marina Caprotti, presidente di Esselunga, si mette a disposizione delle autorità e, in segno di lutto, nel pomeriggio i punti vendita fiorentini del gruppo chiudono.
I sindacati confederali toscani indicono uno sciopero generale regionale nelle ultime due ore di turno. Al presidio pomeridiano davanti alla Prefettura c’è anche una vivace dialettica con un gruppo di giovani, che contestano a Cgil Cisl e Uil la poca durata dell’agitazione. Cgil e Uil, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici, decidono altre due ore di sciopero a livello nazionale per mercoledì prossimo, mentre per lunedì è fissata la mobilitazione dei sindacati di base.

A partire da Sergio Mattarella e Giorga Meloni, sono tantissimi i messaggi di cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime, che oggi saranno ricordate con una giornata di lutto regionale.

17/02/2024

da Il Manifesto

Riccardo Chgiari

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