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A Pisa e Firenze cariche della Polizia durante i cortei pro Palestina

A Pisa e Firenze cariche della Polizia durante i cortei pro Palestina

Politica italiana

Scontri e cariche della Polizia a Pisa e Firenze durante i cortei di studenti a sostegno delle ragioni della Palestina. 

Scontri e cariche della Polizia a Pisa durante un corteo di studenti a sostegno delle ragioni della Palestina. Le forze dell’ordine, secondo quanto mostrano le immagini diffuse sui social, sono intervenute con sfollagente e lacrimogeni per disperdere il corteo che la Questura ha definito “autoconvocati solo attraverso canali soci” e quindi “privo di ogni interlocuzione organizzativa”. Giustificando così la decisione di intervenire per disperderlo, risultando interdetto l’accesso pubblico a piazza dei Cavalieri. È stato annunciato in ogni caso “un approfondimento” su quanto accaduto. Critiche nette sono arrivate dalle opposizioni, Pd, M5S e Più Europa. Cariche della polizia anche alla manifestazione pro Palestina a Firenze quando il corteo ha provato a raggiungere il consolato americano.

SCONTRI E CARICHE DELLA POLIZIA A PISA DURANTE UN CORTEO DI STUDENTI A SOSTEGNO DELLE RAGIONI DELLA PALESTINA

“Siamo nelle mani di un governo incapace di ascoltare il Paese e di trovare soluzioni, che inventa nemici e semina rabbia, invece di lavorare con responsabilità per una convivenza pacifica e civile. I giovani vanno ascoltati e alle loro domande e rivendicazioni vanno date risposte! E invece dopo la criminalizzazione delle ragazze e dei ragazzi che manifestano pacificamente per il clima, dopo le repressioni a tappeto di chi protesta per ottenere un’informazione libera o il cessate il fuoco a Gaza, ecco di nuovo i manganelli in azione a Pisa, stavolta contro minorenni”, afferma in una nota Annalisa Corrado della segreteria Pd, sottolineando: “Giungono immagini e video raccapriccianti da sospensione dei diritti civili. Si vorrebbero normalizzare pratiche inaccettabili, gravissime, che tentano di scoraggiare il sacrosanto diritto alla protesta pacifica e che vanno contro quanto sancito dalla nostra Costituzione. Non lo permetteremo”.

 

CONTE: “ANCORA UNA VOLTA MANGANELLATE. IMMAGINI PREOCCUPANTI, NON DEGNE DEL NOSTRO PAESE”

“Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso” scrive su X il leader M5s, Giuseppe Conte.

ACERBO:"LE MANGANELLATE A RAGAZZE E RAGAZZI SONO INGIUSTIFICATE" 

Le immagini delle manganellate a studentesse e studenti minorenni poi gettati a terra per l’identificazione sono indegne di un paese democratico.
Scene degne di uno Stato autoritario complice del genocidio del popolo palestinese.
La responsabilità di questa gestione violenta del disordine pubblico è del ministro Piantedosi e del governo Meloni.

I manifestanti non costituivano una minaccia e non vi erano motivi per caricarli.

Colpisce come il governo usi il doppiopesismo verso le proteste. Se pensano che si tratti di potenziali elettori le blandiscono, altrimenti manganellate.

L’Università di Pisa in una nota “esprime profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti questa mattina nel centro della città, che hanno causato a quanto pare il ferimento di studenti universitari e di studenti delle scuole superiori. In attesa di ricevere chiarimenti sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine, auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca. Conferma la sua posizione caratterizzata dalla massima apertura al dialogo pacifico fra tutte le posizioni e dal ripudio della violenza in tutte le sue forme”.

IL RETTORE ZUCCHI: “PREOCCUPAZIONE E SCONCERTO PER GLI SCONTRI AVVENUTI QUESTA MATTINA”

“Riguardo alla tragica situazione in Israele e Palestina – aggiunge il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi – , ribadisce il suo sgomento per l’attacco terroristico del dicembre scorso e per la strage attualmente in corso nella striscia di Gaza, unendo la sua voce a quella di tutti coloro che chiedono l’immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi”, osserva il Rettore. Zucchi “informa di aver già organizzato per il 14 marzo una riunione straordinaria del Senato Accademico aperta alla partecipazione di esterni, nel corso del quale verranno presentate, discusse e votate mozioni, elaborate anche da gruppi studenteschi, su questa e altre questioni di grande impatto sociale”.

“Sono basito e indignato dalle immagini che arrivano da Pisa, dove alcuni studenti che manifestavano per chiedere di fermare la strage di Gaza sono stati violentemente attaccati dalla polizia e ripetutamente manganellati. Si tratta di immagini incresciose e dolorose, che purtroppo però non vediamo per la prima volta, a testimonianza del clima da repressione che sta montando nel Paese. Siamo al fianco degli studenti che manifestano pacificamente e subiscono attacchi sproporzionati, che condanniamo apertamente. La libertà di opinione e manifestazione, in Italia, non può essere messa in discussione”. scrivono in una nota Andrea Quartini, Deputato toscano del Movimento 5 Stelle, e Irene Galletti, Capogruppo M5S in Consiglio regionale della Toscana.

MAGI: “BISOGNA FARE PIENA LUCE SU QUANTO ACCADUTO QUESTA MATTINA A PISA E A FIRENZE”

“Ancora cariche della polizia, ancora studenti manganellati, ancora botte, identificazioni e repressione. Bisogna fare piena luce su quanto accaduto questa mattina a Pisa e a Firenze dove gli studenti sono stati picchiati dalle forze dell’ordine durante una manifestazione per la Palestina”, afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi, aggiungendo: “Ormai quello delle cariche sembra l’unico modo che ha questo Governo per sedare il dissenso, e in particolare colpisce l’accanimento verso i più giovani e gli studenti. L’abuso della forza non può essere tollerato ed è proprio per questo che è necessario approvare al più presto una legge che imponga bodycam e numero identificativo per gli agenti. Non solo per la tutela dei privati cittadini rispetto ad eventuali abusi, ma anche nell’interesse delle stesse Forze dell’Ordine su cui non deve esserci alcuna ombra rispetto all’uso della forza”.

23/02/2024

da La Notizia

di Redazione 

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