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In 5mila in piazza a Pisa per protestare contro le cariche della polizia ai pro-Palestina. Striscioni fuori dalla Scuola Normale

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Politica italiana

Pisa è scesa in piazza.

Lo ha fatto di nuovo, in solidarietà con il corteo pro-Palestina caricato a colpi di scudi e manganelli dalla polizia in antisommossa. La città ha scelto un luogo simbolo, piazza dei Cavalieri, proprio di fronte alla Scuola Normale Superiore che oggi, insieme alla Sant’Anna, ha chiesto “chiarezza sulla dinamica dei fatti e le motivazioni che hanno spinto le forze dell’ordine ad agire con tale durezza contro studentesse e studenti, anche minorenni, alcuni dei quali hanno riportato contusioni. Fatti come questi non possono e non devono ripetersi”. A gridarlo, in quella piazza e dentro i locali dell’ateneo, ci sono 5 mila persone, secondo la questura, che adesso chiedono al governo di prendere provvedimenti dopo le violenze del pomeriggio.

Piazza dei Cavalieri è un luogo simbolico anche perché qui si è svolto uno degli scontri del pomeriggio, con un centinaio di studenti finiti sotto i colpi e le cariche degli agenti. La manifestazione della serata, invece, si è svolta pacificamente, vigilata a distanza da un discreto servizio d’ordine di agenti in borghese, ed è nata da due distinti presidi convocati alla stessa ora sotto il Comune e sotto la Prefettura, rispettivamente dalle forze della sinistra radicale e antagonista e dai partiti del centrosinistra insieme a sindacati e associazionismo. Dalla scalinata monumentale della Scuola Normale che si affaccia sulla piazza pendono striscioni con le scritte “Stop genocidio“, “Palestina libera“, “Basta violenza della polizia” e “No alla violenza delle istituzioni”. Tutto accompagnato dai cori “vergogna, vergogna” e “caricateci ora” indirizzati verso le forze dell’ordine.

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