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Autonomia differenziata: nuovo No dalla Corte dei Conti della Campania

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Politica Italiana

La Corte dei Conti della Campania boccia il progetto di legge Calderoli sull'Autonomia differenziata. "Mancheranno le risorse".

Innanzitutto l’autonomia differenziata. E questa volta sarà difficile parlare di un’analisi che non sarebbe stata fatta conti alla mano. Le conclusioni sul progetto di legge Calderoli emergono ora dalla relazione illustrata dal presidente della Corte dei Conti della Campania, Michele Oricchio, all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Si parte dalla premessa che “una componente significativa del territorio italiano rimane caratterizzata da differenze rilevanti e persistenti”.

LA CORTE DEI CONTI DELLA CAMPANIA BOCCIA IL PROGETTO DI LEGGE CALDEROLI SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA. “MANCHERANNO LE RISORSE”

Al punto che “il Mezzogiorno può definirsi il territorio arretrato più esteso dell’area euro ed ha visto aggravarsi tale condizione dalla crisi del 2008 ad oggi”. Oricchio ci va giù duro quando dice che “nemmeno può essere minimamente pensabile che la correzione degli squilibri territoriali possa venire da un’operazione di ‘ingegneria istituzionale’ qual è quella dell’autonomia differenziata”.

Non vale, per il presidente campano dei magistrati contabili, la narrazione di chi sostiene che si tratta di una legge che porterà solo benefici al Sud. “Il sistema fiscale italiano – ha sottolineato Oricchio – è espressione di una geografia che non coincide con la geografia economica del nostro Paese dove, a causa delle disuguaglianze di partenza, intere zone sarebbero condannate a restare senza risorse”. La qualità della spesa dei fondi pubblici rappresenta una soluzione di rilancio. Ma pur se le risorse “che finanziano il nostro Pnrr sono probabilmente eccessive a fronte della attuale capacità progettuale, sull’eventuale cattivo uso dei fondi non si può far calare un sipario in via preventiva”, come è accaduto con l’introduzione dello scudo erariale. Una sorta “di franchigia dalle responsabilità per i pubblici amministratori, introdotta dopo la pandemia con il chiaro intento di limitare la cosiddetta ‘paura della firma’, ha prodotto e produrrà gravi ripercussioni sul funzionamento della pubblica amministrazione che peseranno anche sulle future generazioni”.

IL PRESIDENTE DELLA CORTE DEI CONTI CAMPANIA MICHELE ORICCHIO: “SITUAZIONE MEZZOGIORNO SI È AGGRAVATA DAL 2008 AD OGGI”

Passaggi a margine di un rapporto in chiaroscuro sui conti della Campania, dove nel 2023 sono stati 84 gli atti di citazione contestati dalla procura della Corte dei Conti, con un danno accertato nei confronti dell’Erario pari a 26 milioni derivanti dalla gestione di fondi comunitari e regionali. Numeri illustrati dal procuratore regionale della Corte dei Conti Antonio Giuseppone. Nel mirino anche i bonus Covid, con richieste di risarcimenti da parte di piccoli imprenditori basate su false certificazioni. E c’è il caso dell’occupazione abusiva della casa del custode della scuola Vanvitelli, che ha fatto scattare accertamenti sui fitti passivi del Comune di Napoli, accendendo i riflettori su un buco di 133 milioni.

NEL MIRINO ANCHE I BONUS COVID E GLI ACCERTAMENTI SUI FITTI PASSIVI DEL COMUNE DI NAPOLI

Sono stati ben 326 i controlli sugli enti locali effettuati in un anno, in una regione che registra 60 comuni in dissesto dichiarato. Le difficoltà emergono sia per la riscossione che per la programmazione della spesa. Numerosi gli atti di citazione di cittadini che hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. Il presidente Oricchio ha poi affrontato un tema spesso al centro di attacchi al sistema sanitario regionale: “La sanità in Campania ha fatto passi avanti, ma rimane il problema dei controlli sulle prestazioni erogate dalle strutture private accreditate. È un unicum quello delle strutture private accreditate che drena risorse che devono essere gestite con attenzione”. Presente alla cerimonia, il presidente della Regione Vincenzo De Luca ne ha ricavato la fotografia di un bicchiere quasi del tutto pieno. “Siamo la prima regione d’Italia per i risultati prodotti – ha dichiarato De Luca – e tra le due-tre regioni che hanno il bilancio sanitario in equilibrio”.

29/02/2024

da La Notizia

di Giuseppe Manzo

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