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PEOPLE MOVER PISA, FATTORI E SARTI (SI’): “MOZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE. SIANO RESI NOTI NEL DETTAGLIO I BILANCI. NO AD ULTERIORE SPRECO DENARO PUBBLICO”


 Dicembre 2018

 

“Vogliamo chiarezza sui bilanci della gestione del People Mover e impedire che la Regione Toscana eroghi contributi pubblici a copertura di utili fantasiosamente previsti nel PEF e non realizzati. Sarebbero incomprensibili ulteriori soldi regionali per un’opera che sapevamo essere sbagliata e insostenibile finanziariamente”. Così i consiglieri di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti spiegano la mozione con la quale si chiede che la Commissione regionale competente venga subito informata sui dati della gestione e dell’effettiva fruizione del People Mover e che non sia prevista da parte della Regione alcuna eventuale copertura degli utili che la società PisaMover aveva previsto ma non sono stati effettivamente realizzati.

La presa di posizione di Sì-Toscana a Sinistra arriva dopo la recente richiesta di riequilibro del Piano Economico Finanziario (PEF) da parte di Pisa Mover spa, anche attraverso un impegno diretto di risorse pubbliche. “Si prenda atto – continuano Fattori e Sarti – del fallimento di questa infrastruttura costata 70 milioni di euro, di cui 25 milioni pubblici, e alla quale la Regione destina 800 mila euro ogni anno. Il PEF della società privata aveva calcolato il raggiungimento dell’equilibrio finanziario con una media di 5 mila passeggeri al giorno ma la media si è assestata intorno ai 3300 utenti, molto al di sotto dell’obiettivo, come noi avevamo sempre detto che sarebbe accaduto”.


“Stiamo parlando di un’opera da sempre priva di qualsiasi sostenibilità finanziaria, e corredata da un PEF fantasioso, costruita senza ascoltare ragioni e rifiutando ogni seria analisi costi-benefici. Serve – concludono i consiglieri di Sì – un complessivo ripensamento dei collegamenti tra Firenze e Pisa, che, fino al 2013, col semplice e ottimo collegamento ferroviario che arrivava fin dentro l’aeroporto, erano molto più funzionali e meno dispendiosi per le casse pubbliche. Ma la ferrovia è stata smantellata per fare spazio al costosissimo People Mover, costringendo tutti i passeggeri a scendere alla stazione di Pisa e cambiare mezzo, quanto di più scomodo sia immaginabile per chi viaggia”.