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SABATO 7 SETTEMBRE 2019 UNA FESTA....PER PROTESTA

LA LOBBY GEOTERMICA HA COLPITO ANCORA SULL’AMIATA

 

Autorizzata dalla Giunta Regionale Toscana la costruzione della Centrale geotermica binaria Sorgenia “Poggio Montone” a  Saragiolo  (tra Piancastagnaio e S. Fiora)

 

 

Mentre è in corso il procedimento per definire le aree non idonee alla geotermia, la Giunta PD della Regione Toscana, con la delibera n. 567  del 23 aprile 2019 ha dato il via alla costruzione della nuova centrale geotermica Sorgenia a Saragiolo che prevede fino a 17 nuovi pozzi geotermici (8 di estrazione a Saragiolo e 9 di reiniezione tra Bagnolo e Marroneto di S.Fiora).

 

Ricordiamo brevemente le caratteristiche di questa centrale:

 

Potenza netta centrale binaria                     : 5MW

Rendimento elettrico                                       : 6,7%

Fluido geotermico estratto                             : 550 – 750 tonnellate/ora ( quasi il doppio di quello

                                                                                  estratto dalle centrali Bagnore 3 e Bagnore 4)

Pozzi di produzione di 1450 m                      : fino a 8 (1 Km a valle di Saragiolo)

Pozzi di reiniezione di 1300 m                      : fino a 9 (2 Km sotto  Marroneto e Bagnolo)

Area occupata dal progetto                           : 7,02 ettari

Acqua utilizzata per i pozzi                           : 14.000 metri cubi per ogni pozzo  per un totale di 238.000 mc.

                                                                                  (acqua prelevata dal Fiora e  dal torrente Senna Viva) 

Soda caustica per  i pozzi                               : centinaia di tonnellate

Acido Cloridrico per i pozzi                          : centinaia di tonnellate

Ventilatori di raffreddamento                      : 56 con un emissione sonora di 106,8 dBA 24 ore su 24.

 

Il progetto comporta una serie di impatti negativi che elenchiamo qui di seguito:

 

  • impatto ambientale / paesaggistico ( nelle vicinanze c’è la Riserva Naturale del Pigelleto!!);
  • rischio di inquinamento per le falde acquifere dovute alla perforazione dei pozzi e alla reiniezione dei fluidi in pressione;
  • rischio di sismicità indotta dall’estrazione e reiniezione dei fluidi geotermici;
  • rischio di frane per i pozzi realizzati in zone di dissesto idrogeologico
  • fenomeni di subsidenza causati dall’abbassamento della pressione nei campi geotermici  per l’estrazione del fluido;
  • svalutazione  di proprietà immobiliari e terreni in prossimità delle centrali che trasformerebbero la zona in area industriale;
  • fuga del turismo;

 

 

Malgrado le nostre osservazioni negative e quelle di comitati e cittadini, ha prevalso la logica  della Giunta Toscana orientata a trasformare l’Amiata nel  secondo polo geotermico regionale; ricordiamo che, oltre alla centrale Sorgenia, sono in progetto altre 4 centrali geotermiche (2 ENEL tipo Flash denominate “PC6 “a Piancastagnaio e “Triana” a Roccalbegna e le centrali pilota  “Montenero”  a Castel del Piano e “Casa del Corto” a Piancastagnaio).

 

 

 

Non è questo il futuro che vogliamo per l’Amiata!

Lo sviluppo che noi auspichiamo  per i nostri territori è quello basato sulla valorizzazione delle vere risorse strategiche dell’Amiata: la natura, il paesaggio, la storia, l’arte, i prodotti  agricoli di qualità e la loro trasformazione.

Lo sviluppo di fonte energetiche veramente rinnovabili e rispettose dell’ambiente (fotovoltaico su capannoni e edifici, minieolico, bassa entalpia per il riscaldamento e usi produttivi, ecc.) controllate e gestite dalle nostre comunità.

 

       Partito della Rifondazione Comunista

       Circolo Raniero Amarugi – Santa Fiora