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01/04/2020
Due giorni fa la compagna Nicoletta Dosio è uscita dal carcere ma le misure restrittive a cui è stata comunque sottoposta rimangono in ogni caso assurde e ingiuste. Tuttavia, nella situazione di emergenza sanitaria in cui si trovano le carceri, siamo molto contenti che Nicoletta dopo tre mesi di reclusione alle Vallette sia potuta tornare a casa, seppure agli arresti domiciliari.
Arresti sottoposti a restrizioni che non hanno ragion d’essere – tra queste il divieto di comunicare all’esterno – come se ci si trovasse in presenza di un pericolo pubblico e non di una compagna che si è battuta pacificamente, a testa alta, contro un’opera speculativa e la distruzione di un territorio. Nello stringerci a Nicoletta e al suo compagno Silvano ribadiamo l’impegno nostro per l’amnistia sociale e la fine della persecuzione nei confronti degli attivisti Notav.
Soprattutto torniamo a chiedere che il governo immediatamente disponga le misure per far fronte al contagio e al sovraffollamento della carceri.