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SANTA FIORA : BILANCIO COMUNALE E DIECI ANNI DI COMPENSAZIONI AMBIENTALI

18/02/2021

Circolo PRC “Raniero Amarugi”

Santa Fiora

 

Il Bilancio di previsione per un Comune è tra gli atti annuali più importanti, se non il più importante, che il Consiglio Comunale si trova ad affrontare nell’esercizio delle sue funzioni. La Giunta di Santa Fiora, in maniera diligente ha portato in votazione, e fatto approvare, il Bilancio di previsione 2021-2023, esattamente il 29 dicembre 2020. Per pubblicarlo (come d’obbligo) sull’Albo Pretorio online ha impiegato più di un mese, infatti, è stato posto sull’Albo e portato a conoscenza dei cittadini amministrati il 4 febbraio 2021. Inoltre, ci pare giusto segnalare in base alla trasparenza, che l’obbligo di pubblicare sulla pagina web del Comune la registrazione dei Consigli Comunali, viene costantemente ignorato, infatti, l’ultima seduta registrata e pubblicata è quella del 4 agosto 2020.

Ma tornando al Bilancio di previsione triennale, è evidente che la parte che richiama la maggiore attenzione è quella relativa all’anno in corso, ossia il 2021. Questo per capire quali sono nell’immediato le voci di entrata e di uscita del bilancio stesso, oltre a vedere quali sono i lavori pubblici che sono stati scelti, insomma per vedere complessivamente cosa è stato deciso per i prossimi dodici mesi.

Noi di Rifondazione Comunista, da sempre, impegniamo costantemente un poco del nostro tempo per tentare di capire cosa c’è scritto in questi Bilanci, e confessiamo che facciamo sempre più fatica a decifrarli perché il metodo di compilazione dei moduli standard dei bilanci stessi (gli allegati, le note integrative, i pareri, ecc.) rendono di scarsa comprensione questo atto che dovrebbe essere decifrabile da chiunque senza intermediazioni politiche. Ma la situazione è questa e quindi, con un po’ di affanno tentiamo di trovare dove vogliono andare a parare gli amministratori di turno.

Per prima cosa è necessario segnalare che questo Bilancio (come abbiamo detto l’atto più importante che il Consiglio Comunale affronta) è stato approvato dalla maggioranza con i suoi otto voti a disposizione, e con l’astensione dell’opposizione di destra con i tre consiglieri che la rappresentano. Peraltro immediatamente dopo il Consiglio abbiamo letto le parole di giubilo del Sindaco, ma non ci sembra di aver letto nessuna dichiarazione dell’opposizione. Eppure è di una logica stringente che l’opposizione, avendo chiesto nelle elezioni il voto dei cittadini su un programma del tutto opposto a quello dell’attuale maggioranza, in linea razionale dovrebbe votare contro questo Bilancio, queste proposte. Non solo, ma dovrebbe aver avuto anche l’obbligo di spiegare ai cittadini il proprio punto di vista sul Bilancio stesso, sulle entrate e sulle uscite decise dalla maggioranza, Invece, come ripetiamo, l’opposizione si è astenuta silenziosamente. Non ce ne vogliano, ma confessiamo che ci pare bizzarro.

Ma veniamo al Bilancio ed a quello che siamo riusciti a decifrare. Intanto diciamo che noi non ci siamo soffermati alla sola lettura dell’annuale 2021, ma abbiamo valutato il triennale nel suo complesso, soprattutto il passaggio, ovvero il raffronto sull’annualità 2023. Questo perché, come dovrebbe essere noto a tutti, quell’anno non ci saranno in bilancio 1.560.000 euro corrispondenti alle compensazioni ambientali, di durata decennale, che il Comune riceve dall’Enel dal 2013 (vedi Delib. CC n. 26 del 24/06/2013 di approvazione del Bilancio).

La complessità del Bilancio deriva anche dall’alto numero degli allegati che contiene; il primo che ha attirato la nostra attenzione è l’allegato n. 11 (nota integrativa al bilancio 2021) dove a pagina 18 troviamo indicata la cifra di oltre 900 mila euro quale “Risultato di amministrazione dell’esercizio 2020 e alla data di redazione di bilancio dell’anno 2021”. Questo è da ritenere un risultato negativo perché indica l’incapacità dell’amministrazione di aver saputo/potuto spendere gli stanziamenti dell’anno appena passato.

Limitandoci alle questioni essenziali, abbiamo anche calcolato che nel Bilancio per il 2021 della quota delle compensazioni ambientali dell’Enel per lo sfruttamento geotermico (1.560.000 euro) 

ben 653.000 sarà la cifra destinata alle spese correnti, che è un errore che viene ripetuto da nove anni; anzi, questo anno si sono contenuti, perché nel 2020 ne avevano destinati oltre 834.000 e nel 2022 saranno poco più di 527.000. Ovviamente nel 2023 saranno zero.

Come spese in conto capitale, nel 2021 l’amministrazione prevede di impegnare 1.634.862,31 euro (saranno 1.160.175,24 nel 2022 e 81.086,99 nel 2023). Ma la cosa che lascia stupiti è che se osserviamo la Delib. n. 74 “Approvazione del programma triennale dei lavori pubblici 2021-2023 e annuale 2021” approvata nella stessa seduta del Bilancio, per il 2021 la previsione di spesa è zero. Nel Piano dei lavori pubblici, per legge, devono essere pubblicati solo i lavori di importo sopra i 100.000 euro, quindi, come sopra ricordato, avendo previsto sempre nel 2021 quali spese in conto capitale 1.634.862,31 euro, significa che questa cifra sarà trasformata in decine di rivoli corrispondenti a lavori inferiori a 100.000 euro.

Nel 2022, sempre nel Piano dei lavori, sono stati previsti 250.000 euro per la biblioteca e 182.000 per la messa in sicurezza di un tratto di strada di via del Fiora. Nel 2023 la cifra prevista sarà di nuovo zero. Ma guardando agli anni passati, sappiamo benissimo che le previsioni pluriennali non sono mai state rispettate, e così sarà per il futuro.

Ma l’hannus horribilis sarà il 2023, e non lo diciamo noi, sta scritto nel Bilancio approvato, dove ci saranno maggiori entrate di natura tributaria e contributiva, per 133.000 euro (non è chiaro se derivanti da Imu o/e addizionale Irpef) e minori uscite, questo per ottenere necessariamente il bilanciamento del taglio delle compensazioni ambientali geotermiche.

L’elenco relativo alla parte delle uscite è lungo, ci limitiamo agli esempi più significativi: per la Missione 01 Servizi istituzionali generali e di gestione il taglio sarà di 93.656 euro. Per la Missione 04 Istruzione e diritto allo studio taglio di 20.450 euro. Missione 05 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali, meno 75.377 euro. Missione 06 Politiche giovanili sport tempo libero meno 6.694 euro. Missione 07 Turismo meno 57.500 euro. Missione 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia meno 18.572 euro. Missione 14 Sviluppo economico e competitività meno 64.601 euro.

Sarebbero ancora molte le cose da segnalare, riteniamo che ci si possa limitare a queste, che comunque rimangono cifre aride ma molto importanti, perché riguardano la vita dei cittadini di Santa Fiora.

Noi di Rifondazione Comunista già dal 2013 abbiamo provato ad impegnare le nostre energie politiche affinché il Comune facesse un uso appropriato dei soldi delle compensazioni ambientali provenienti dall’Enel. Ricordiamo per i distratti che si chiamano compensazioni per i danni ambientali pesanti e probabilmente irreversibili che il nostro territorio ha conosciuto e continua a subire a causa dello sfruttamento geotermico. Questo denaro doveva servire a rilanciare il territorio, la sua economia, l’occupazione, ed invero i risultati sono miseri se non vergognosi. Per giustificare questo duro giudizio basta ricordare che i posti di lavori, creati alla fine di questa giostra milionaria da 15.600.000 euro, sono zero. Chissà se insieme alle cose colpevolmente non fatte, sarà finito anche il tempo in cui gioiosamente venivano lanciati dal balcone del Palazzo centinaia di palloncini colorati per allietare la cittadinanza festante.