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15/05/2021
da Controlacrisi
Ondata di attacchi di Israele su 140 obiettivi in cui sono morte almeno 20 persone tra cui 9 minorenni. E un arabo è morto in disordini tra dimostranti e residenti ebrei a est di Tel Aviv questa notte. L'Ue chiede lo stop immediato delle violenze. Proteste anche da Amnesty international che sottolinea l'uso sproporzionato della forza. Sabato a Roma è stata convocata una manifestazione di protesta. L'appuntamento è alle 16 in piazza dell'Esquilino.
Dopo giorni di manifestazioni dei palestinesi contro lo sfratto di 4 famiglie dal quartiere Sheikh Jarrah a Gerusalemme est e di una violenta repressione da parte delle forze di occupazione israeliane con centinaia di feriti, ieri l’aviazione israeliana ha bombardato la martoriata striscia di Gaza provocando morti e feriti.
Le forze di polizia israeliane sono entrate sulla Spianata delle Moschee compiendo un violento raid, in concomitanza con le celebrazioni israeliane per la riunificazione di Gerusalemme, ovvero l’occupazione della zona est della città santa dopo la “guerra dei sei giorni” del 1967.
Le truppe di occupazione hanno sparato gas lacrimogeni, bombe sonore, proiettili di gomma sulla Spianata, mentre i palestinesi cercavano rifugio dentro una delle moschee del complesso o fuggendo dalla Porta dei Leoni. Secondo la Mezzaluna rossa, sarebbero più di 300 i feriti (molti alla testa e agli occhi), di cui una settantina portati in ospedale, tra loro anche sei giornalisti. L’attacco ha coinvolto anche una clinica palestinese, dove si stavano curando i feriti. La Mezzaluna Rossa ha denunciato anche i tentativi israeliani di impedire i soccorsi.
Gas lacrimogeni sono stati sparati anche dentro la moschea Al Qibly, dove molti si erano rifugiati, così come granate stordenti sulle donne in preghiera dentro la stessa moschea di al Aqsa, terzo luogo sacro dell’Islam.
Il violento raid delle forze di polizia ha provocato rabbia e choc tra i palestinesi. L’intera area intorno alla Spianata è sotto lo stretto controllo dell’occupante israeliano, con i poliziotti che stanno arrestando e fermando chi tenta di uscire dalla Porta dei Leoni. L’attacco giunge a poche ore dalla decisione della Corte suprema israeliana di posporre ancora la decisione in merito allo sfratto nel quartiere di Sheikh Jarrah.
Tra i manifestanti ci sono anche attivisti israeliani anti-occupazione e parlamentari della Knesset, sia palestinesi che ebrei della Lista araba unita.
Una guerra presuppone che vi siano due forze contrapposte, due eserciti in grado di combattere e non un esercito che sopprime una popolazione intera, bambini compresi. Questa non è una guerra, questo è un genocidio. Mi si spezza il cuore (Un semplice commento)