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22/06/2021
Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista
Il ddl Zan ha una qualità in più: ricordarci che c’è un concordato da abolire. Il Vaticano con la nota del cardinale Gallagher contro il Ddl Zan ci ricorda che andrebbe finalmente abolito il Concordato.
L’unico articolo della Costituzione che pare sia intoccabile è proprio quello più obsoleto e figlio di un contesto storico superato. I neoliberisti hanno manomesso molte parti della Costituzione ma non essendo liberali si sono sempre guardati dal toccare l’articolo 7 che andrebbe abrogato non solo per ragioni di risparmio (costa 6,5 miliardi l’anno) ma perché “quel cappello dell’articolo 7 impedisce all’Italia di essere un Paese laico”.
Sono parole di Lidia Menapace che spiegava: “Dei Concordati non c’è più bisogno dopo il Concilio Vaticano II, sono un relitto del passato. (…) il Concordato è davvero una pecca in una Costituzione peraltro assai bella”.
Il parlamento della Repubblica difenda i principi di laicità dello stato e approvi il ddl Zan. Se si dava retta al Vaticano non ci sarebbe neanche il divorzio e l’aborto.