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EDITORIALI E COMMENTI | MANIFESTIAMO PER LA PACE
03/04/2022
da Contropiano
GFiorgio Cremaschi
Tanti commentatori e politici guerrafondai usano paragoni tra la guerra Russia Ucraina e la seconda guerra mondiale. Questo non è un innocente artificio retorico, ma un falso storico e sopratutto una scelta politica.
Chi paragona la necessità di fermare l’invasione russa alla guerra contro il nazismo, quando non è solo un ignorante, vuol spingerci ad accettare come inevitabile la terza guerra mondiale.
Se infatti la guerra ucraina è come la guerra mondiale al nazifascismo, allora non ci sono mediazioni o trattative possibili, ma bisogna solo vincere la guerra, a qualsiasi costo. E infatti una delle ultime dichiarazione di Zelenski è stata: “non accetteremo nessun risultato se non la vittoria”.
Io non so se questa sia l’ultima parola di un presidente che, quando manda messaggi che vengono letti come disponibilità al compromesso, subito sente il bisogno di smentirli. E non so neppure se questa sua escalation delle parole sia dovuta alla paura di sembrare debole in un regime , quello ucraino, che ha una immediata capacità di soppressione di coloro che considera traditori.
Neppure so se siano le pressioni USA, tutte le volte che si aprono spiragli di trattativa, a indurre gli ucraini a tornare indietro.
So però che se la scelta del governo ucraino e di quello USA sarà quella della vittoria militare, a cui corrisponderà una analoga e corrispondente scelta da parte russa, allora la guerra continuerà fino a diventare terza guerra mondiale.
Biden ha già annunciato l’invio di carri armati, poi seguiranno gli aerei, poi tutto il resto. È la logica dell’escalation militare, nella quale l’Europa è rimasta schiacciata e travolta, da un lato dall’invasione russa, dall’altro dalla scelta degli USA di considerare questa l’occasione per sconfiggere la Russia e colpire la Cina. Il popolo ucraino è la prima vittima di questo conflitto, ma se la guerra continuerà , ne diverremo vittime tutti noi.
La sola soluzione per fermare la guerra è un COMPROMESSO dove nessuno vinca davvero e tutti rinuncino a qualcosa. Invece i paragoni con la seconda guerra mondiale servono a far saltare ogni negoziato e a giustificare l’escalation verso la terza guerra mondiale. Sono dunque paragoni criminali.