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POLITICA NAZIONALE | POLITICA ITALIANA
13/09/2022
da il Fatto Quotidiano
Il dossier pubblicato dall'associazione Wikimafia è un'analisi sull'impegno antimafia dei partiti in campagna elettorale: vengono individuati dieci parametri (dallo spazio dedicato alla lotta alla mafia nei vari programmi all'attenzione dei leader) ai quali viene assegnata una valutazione.
Il risultato? Si salvano solo Unione popolare, l'Alleanza Verdi/Sinistra e i 5 stelle: questi ultimi anche per le candidature di Scarpinato, De Raho e Vassallo
Il programma del centrodestra che si prepara a governare il Paese? “Largamente deficitario sulla lotta alla mafia“, visto che “tre partiti su quattro della coalizione non hanno presentato proposte specifiche al riguardo”. E quando lo fanno, come nel caso della Lega, si riferiscono soprattutto alla cosiddetta mafia nigeriana, oppure propongono riforme che rischiano di essere addirittura “deleterie“. E lo schieramento opposto? Il centrosinistra nel suo complesso ha “ottime proposte” sulla lotta alla mafia. Purtroppo, però, il leader del partito principale Enrico Letta non ne sta inspiegabilmente parlando. Ma d’altra parte la lotta a Cosa nostra, alla ‘ndrangheta e alla camorra è un argomento che è stato completamente cancellato dalla campagna elettorale. E’ questo il risultato del dossier pubblicato dall’associazione Wikimafia: s’intitola La mafia ignorata (si può consultare qui) ed è un’analisi sulla condotta dei partiti durante la campagna elettorale per le elezioni politiche del 25 settembre 2022.
Gli Antimafia papers – Dopo aver lanciato la call to action Parlate di mafia, che invita i candidati a occuparsi del fenomeno della lotta alla criminalità organizzata in campagna elettorale (ha superato quota cento adesioni tra i vari partiti), l’associazione diretta da Pierpaolo Farina ha infatti elaborato una valutazione della condotta dei vari partiti su questo fronte. Un documento di 35 pagine che fa il punto sulla spazio dedicato alla lotta alla mafia nei vari programmi, sulle proposte per colpire la dimensione sovranazionale delle mafie, su quelle mirate alla tutela e al potenziamento della legislazione antimafia vigente, sulle candidature di “esperti antimafia” e sull’attenzione dei leader durante la campagna elettorale, ma anche prima.
A ognuno di questi parametri l’associazione ha assegnato un punteggio: il voto ponderato, poi, si traduce nella valutazione che Wikimafia dà alla condotta antimafia dei vari partiti. Il risultato? “Nella stragrande maggioranza dei casi la mafia è ignorata, tanto che, ad eccezione della Lega, che ottiene un 3, da Fratelli d’Italia fino ad Azione-Italia Viva non abbiamo potuto far altro che dare un ‘non classificato‘, scrive Farina in quello che ha ribattezzato “Antimafia papers” . “Gli unici partiti promossi – continua il direttore di Wikimafia – sono Unione Popolare (voto: 9), Movimento 5 Stelle (voto: 8/9), Verdi-Sinistra (voto: 8,5) e Partito Democratico (voto: 6,5)”.