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GIORNATA DI LOTTA CONTRO IL CAROVITA

POLITICA NAZIONALE |  POLITICA ITALIANA

 

04/10/2022

da Contropiano

 

Manifestazioni e bollette bruciate in molte città

 

Nella giornata di ieri, rispondendo alla chiamata della Federazione Sindacale Mondiale WFTU, l’Unione Sindacale di Base ha organizzato manifestazioni e presidi in 14 città italiane per protestare contro il carovita e le speculazioni delle grandi compagnie dell’energia, che si stanno arricchendo a scapito della popolazione.

 

USB ha anche presentato alla Procura di Roma un esposto, curato dall’avvocato Vincenzo Perticaro, per denunciare queste speculazioni, che hanno già prodotto rincari del 60% dell’energia elettrica e domani porteranno a +80% le tariffe del gas.

 

Roma un centinaio di manifestanti hanno protestato con USB davanti alla Cassa Depositi e Prestiti, maggiore azionista di ENI, continuando la protesta contro il carovita e gli aumenti astronomici delle bollette. Durante il presidio sono state bruciate le bollette.

Milano dopo il presidio davanti all’ENI Store, è partito un corteo che si è diretto alla sede dell’Arera (l’Autority per l’energia) dove è stata bruciata una bolletta.

 

Pisa un folto gruppo di lavoratori si è radunato sotto gli uffici ENI di Viale Bonanni, continuando a bruciare le bollette per protesta. Anche qui gli uffici erano chiusi. per riunione aziendale. A Livorno si è svolto  un partecipato presidio di fronte all’ENI Store di Scali Olandesi 42, chiuso per un improvviso “corso di aggiornamento”, dove sono state bruciate in segno di protesta le bollette.

Torino, dove nei giorni scorsi si sono tenute le proteste dei Teleriscadati insieme ad ASIA USB per chiedere che gli extraprofitti delle multiutility vengano usati per saldare le morosità e calmierare le bollette, si sta tenendo un presidio di fronte all’Eni Store di via Regina Margherita.

 

Bologna decine di manifestanti si sono dati appuntamento di fronte alla sede dell’Hera, tra cui tanti cittadini colpiti dal caro bollette. È ora di dire basta con il carovita e la speculazione, non paghiamo le loro crisi e le loro guerre: anche a Bologna sono state bruciare delle bollette per protesta.

Napoli un nutrito presidio si è riunito in piazza Plebiscito, nei pressi della Cassa Depositi e Prestiti, maggiore azionista di Eni, e alla Prefettura: qui sono state bruciate simbolicamente alcune bollette per protestare contro i rincari, con il costo più che raddoppiato negli ultimi mesi. Respinta la richiesta di essere ricevuti dal Prefetto.

 

Cagliari l’USB ha tenuto un presidio, all’incrocio tra Via Roma e Viale Regina Margherita, di fronte alla sede Enel e a pochi passi dalla sede Inps. In Sardegna i colpi dell’inflazione si fanno sentire forti: gli organi preposti alla vigilanza, anche sulla concorrenza, devono agire per bloccare le speculazioni sull’energia.

A Taranto il presidio si è tenuto di fronte alla Prefettura.

Altre manifestazioni si sono tenute Trieste, Spoleto, Firenze, Schio