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POLITICA NAZIONALE | POLITICA ITALIANA
13/10/2022
Giovni Russo Spena
E' mai possibile che ai nomi dei presidenti della Camera e del Senato, le forze di opposizione sappiano opporre solo una scheda bianca?
Era invece doveroso e non impossibile contrapporre ai vari La Russa e Molinari, fin dalla prima votazione, un nome, su cui tutta l'opposizione potesse convergere, di una figura che interpretasse quei valori dell'antifascismo e della democrazia costituzionale, a partire dall'articolo 3 sul superamento delle diseguaglianze, così fortemente richiamati nel discorso introduttivo di Liliana Segre,
E' vero non avrebbe avuto i numeri per passare. Ma almeno gli elettori della non-destra non si sarebbero sentiti abbandonati e la questione della seconda e della terza carica dello stato, ovvero dei presidenti delle due camere, non sarebbe stato solo un affare di famiglia della destra.
Commento di Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, coordinamento Unione Popolare
Se oggi Ignazio La Russa è diventato presidente del Senato bisogna ringraziare il PD che con Gentiloni ha approvato, ponendo la fiducia, il Rosatellum e con Letta ha deciso di non modificarlo.
La destra non ha ottenuto la maggioranza dei voti delle italiane e degli italiani.
Con una legge proporzionale oggi La Russa siederebbe sui banchi dell’opposizione.
Le italiane e gli italiani di sentimenti antifascisti è ora che riflettano sui danni arrecati alla nostra democrazia costituzionale dal centrosinistra.