15/02/2023
da La Notizia
Le destre straripano nella tv pubblica. Mentre la Commissione di Vigilanza Rai resta vacante.
Sul piano industriale della Rai è richiesto il suo parere. Ma all’orizzonte ci sono altri passaggi delicati come il rinnovo del contratto di servizio e la discussione sul finanziamento del servizio pubblico, dopo che il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti ha annunciato la volontà di togliere il canone dalla bolletta elettrica.
Le destre straripano nella tv pubblica. Mentre la Commissione di Vigilanza Rai resta vacante
Passaggi per i quali è necessario che sia operativa, peccato che fino ad oggi non si abbiano ancora notizie. Sono passati quattro mesi da quando il governo di Giorgia Meloni ha giurato e da quel momento, una dopo l’altra, sono state occupate tutte le poltrone più ambite. Tutte tranne quella della presidenza della Vigilanza Rai che, dopo tanto tempo, resta ancora scandalosamente vacante come rimane un miraggio la costituzione della stessa Commissione. Sì scandalosamente, considerato che la Vigilanza è l’organismo deputato a verificare il funzionamento del servizio pubblico e di conseguenza a tutelare l’informazione.
L’assenza della Commissione si sente come non mai in questi giorni
E l’assenza della Commissione si sente come non mai in questi giorni alla luce delle polemiche che sono fiorite in coda al Festival di Sanremo. Ieri il M5S, con Enrico Cappelletti, nell’Aula della Camera ha posto l’esigenza di “procedere celermente” alla sua costituzione denunciando un “tiro a segno vergognoso di esponenti di maggioranza e governo sia verso chi si è esibito all’Ariston sia, poi, nei confronti della dirigenza della Rai, colpevole di non aver posto censure”.
Il vicepresidente Giorgio Mulè ha spiegato che “siamo in attesa che venga pubblicata in Gazzetta ufficiale la legge: non appena avverrà la presidenza darà seguito”. Il punto è che sulla Commissione si sta consumando un braccio di ferro tra le forze di opposizione a cui, per prassi, viene concessa la presidenza. In realtà la partita soltanto un paio di mesi fa sembrava già chiusa a chiave con l’accordo tra Pd e M5S che prevedeva di far finire ai primi la presidenza del Copasir – poi effettivamente andata all’ex ministro dem Lorenzo Guerini – e ai secondi la Vigilanza Rai, i cui membri da 40 con un intervento legislativo sono passati a 42.
Renzi vuole piazzare alla guida della Vigilanza la sua fedelissima Maria Elena Boschi
In realtà Matteo Renzi non si è mai rassegnato a questo patto e sogna di piazzare alla guida della Vigilanza Rai la sua fedelissima Maria Elena Boschi. Il fatto che Renzi non si sia rassegnato dipende anche da un’altra considerazione. Poco meno di un mese fa – il 19 gennaio – sembrava che il leader di Iv fosse pronto a rinunciare alla guida della Commissione. Primo perché con l’elezione dei 10 componenti laici al Csm l’accordo tra le varie forze politiche in linea di massima ha tenuto e, a parte il caso del candidato di Fratelli d’Italia Giuseppe Valentino che era stato costretto a ritirarsi perché risultato indagato in un processo di ‘ndrangheta, ogni partito è riuscito a portare il proprio candidato a Palazzo dei Marescialli.
A cominciare da Renzi, che è riuscito a far eleggere il fedelissimo Ernesto Carbone. Secondo, Renzi sembrava aver incassato anche la presidenza (per qualcuno del suo partito, se non addirittura per lui) della Commissione sul Covid. Una Bicamerale da lui chiesta a gran voce, probabilmente per continuare la sua resa di conti con il Pd (e con il M5S), e che il deputato di FdI Galeazzo Bignami sollecita. Ma di questa non vi è ancora traccia. Anzi proprio oggi inizierà la discussione a Montecitorio sulle tre proposte di legge (FdI, Lega e Iv) presentate sul tema.
Ebbene solo se l’istituzione di tale Commissione sul Covid andrà in porto e solo se la presidenza andrà al suo partito, Italia viva sarà disposta a cedere sulla vigilanza Rai. Sebbene valga la pena ricordare che il socio di Renzi, Carlo Calenda, sia da sempre scettico sull’istituzione di tale Commissione Covid. Insomma la partita si deciderà nei prossimi giorni.
Per il M5S circolano i nomi di Alessandra Todde e Riccardo Ricciardi
Per la vigilanza Rai per il M5S circola con insistenza il nome di Alessandra Todde e anche quello di Riccardo Ricciardi. A meno che, appunto, sfumata la commissione sul Covid, Renzi non stringa un patto con i partiti che sostengono il governo Meloni per fare eleggere la Boschi.