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STRAGE DI MIGRANTI A CROTONE , SI TEMONO OLTRE 100 MORTI . VITTIME MOLTI BAMBINI E ANCHE UN NEONATO

ATTUALITA' 

 

26/02/2023

da Il Riformista

redazione

 

Una strage di migranti davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro, nei pressi di Crotone. È nel mare calabrese che almeno 40 persone sono morte quando un barcone carico di migranti si è spezzato in due a causa del mare molto agitato, con i tanti disperati che erano a bordo che sono caduti in acqua dopo aver colpito gli scogli.

 

Al momento, secondo quanto si apprende dai vigili del fuoco, il bilancio ufficiale è di 43 migranti morti, ma il conto finale delle vittime rischia di aggravarsi dal momento che il numero di migranti presenti sull’imbarcazione al momento del naufragio potrebbe essere di circa 120 persone.

 

Circa una ottantina le persone tratte in salvo mentre continuano le ricerche di altri sopravvissuti: a bordo dell’imbarcazione, partita quattro giorni fa dal porto di Izmir, in Turchia, viaggiavano migranti in arrivo da Iran, Afghanistan e Pakistan.

 

Tra le vittime del naufragio, scrive l’Agi, c’è anche un neonato di pochi mesi: il suo corpo privo di vita è stato recuperato da un vigili del fuoco, tra i primi ad accorrere sul luogo del disastro avvenuto alle prime luci dell’alba nello specchio di mare a una ventina di chilometri da Crotone. Secondo i soccorritori molte delle vittime sarebbero bambini: tra quelli già accertate della autorità due di 7 e 3 anni.

 

Nell’area dove è avvenuto il naufragio, col mare a forza 3-4, sono attivi fra l’altro due motovedette e un elicottero della Guardia Costiera. Stando a quanto spiega la Guardia di finanza, l’imbarcazione era stata avvistata nella serata di ieri a circa 40 miglia dalla costa crotonese da un velivolo dell’agenzia europea Frontex in pattugliamento. Scattato l’allarme, erano salpati una vedetta della sezione operativa navale di Crotone e un pattugliatore del gruppo aeronavale di Taranto. Le proibitive condizioni del mare hanno tuttavia impedito di raggiungere la zona e i mezzi sono dovuti rientrare agli ormeggi. E’ stato quindi avviato il dispositivo di ricerca via terra e l’allarme è stato girato anche alle forze di polizia. Giunti sul luogo dello sbarco, non è stato possibile fare altro che constatare lo spezzamento del barcone ormai completamente distrutto dalle onde.

 

Tante vittime e dispersi, il numero di questa tragedia è in itinere perché si pensa fossero 180 persone a bordo del barcone“, ha confermato a Rainews, il sindaco di Crotone Vincenzo Voce. Il sindaco ha parlato anche di “emergenza” per il reperimento delle bare per i corpi recuperati sinora sulla spiaggia in località Steccato a Cutro.

 

Ci sono provvisoriamente una quarantina di cadaveri, tra donne e bambini. Poi una cinquantina di persone tratte in salvo e 21 feriti“, dice invece a LaPresse Antonio Ceraso, sindaco di Cutro, tracciando un primo bilancio del naufragio avvenuto stamani nel territorio di Steccato. “Ho visto tirare fuori cadaveri di bambini. Uno spettacolo raccapricciante che uno non vorrebbe mai vedere“, le parole cariche di dolore del primo cittadino di fronte alla tragedia.

 

Di fronte alla “tragedia immane” che “ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate“, così l’ha definita il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il titolare del Viminale ha d’altra parte ribadito la linea dell’esecutivo Meloni sottolineando che “è fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze” dei migranti. “È una tragedia immane – ha spiegato il ministro – che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare, in cui operano scafisti senza scrupoli che pur di arricchirsi organizzano questi viaggi improvvisati, con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive“. Dunque “è fondamentale” fermare le partenze ed è fondamentale “che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate che, sfruttando il miraggio illusorio di una vita migliore, alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure come quella di oggi“.

 

Ben diversa la posizione della Ong tedesca Sea Watch, che sulle decine di morti davanti alle spiagge di Cutro ricorda come sia “intollerabile che l’unica via d’accesso all’Europa sia il mare. L’assenza di missione di ricerca e soccorso europea è un crimine che si ripete ogni giorno“.

 

Attraverso una nota di Palazzo Ghigi, ha espresso il suo cordoglio anche Giorgia Meloni. Che invita a non speculare sui morti e paradossalmente non fa altro che ripetere la solita propaganda sull’immigrazione: “Il presidente del Consiglio esprime il suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini – si legge nella nota – È criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. È disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del biglietto da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro. Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole“.

 

I soccorsi degli ultimi mesi hanno permesso alle navi di comcedere lo sbarco nei porti nel centro e nord Italia, constringendole a fare viaggi più lunghi e quindi ridurre i tempi in mare  per salvare vite in mare .Gli enti di beneficenza avevano avvertito che la misura avrebbe portato migliaia di morti .