02/04/2023
da La Notizia
I banchieri non conoscono crisi. A dispetto di cittadini e aziende, i manager degli istituti di credito hanno le tasche piene.
Dall’assemblea di UniCredit oltre al via libera all’ultimo bilancio è arrivato dai soci anche il sì, dal 69,10% del capitale presente, alla nuova politica di remunerazione. Che era uno dei punti più attesi perché oltre a coinvolgere 935 top manager toccava anche Andrea Orcel (nella foto).
L’AD di Unicredit, Orcel, incasserà fino a 9,75 Milioni. Crisi e licenziamenti non sono problemi loro
Ebbene il ceo andrà ad incassare 9,75 milioni tra fisso e variabile se supererà nel 2023 target ancora più stringenti. Nel dettaglio gli obiettivi finanziari extra perfomance prevedono, ricavi sopra 19,9 miliardi, un utile di oltre i 5,5 miliardi, un cost income sotto il 45,9% e +180 punti base di generazione organica di capitale. La revisione prevede per il ceo l’aumento della retribuzione fissa da 2,5 a 3,25 milioni di euro, mentre l’importo della retribuzione target totale rimane invariato a 7,5 milioni di euro, con uno spazio per premiare i risultati superiori, rispetto agli obiettivi, fino a un massimo di 9,75 milioni di euro.
All'AD di Banco BPM Castagna nel 2022 un compenso totale di 2,47 milioni
Sorride anche l’ad di Banco Bpm. Giuseppe Castagna ha ricevuto un compenso totale di 2,47 milioni nel 2022, tra lo stipendio fisso di 1,2 milioni e le parti variabili di competenza dell’anno. E da quest’anno andrà ancora meglio. Dal 2023 infatti il cda ha deciso di alzare la retribuzione fissa a 1,45 milioni, dopo aver verificato che il compenso precedente era inferiore del 30% rispetto alla mediana di mercato.
Il compenso che Castagna otterrà nel 2023, in caso di raggiungimento degli obiettivi, potrà salire così da 2,47 a 2,9 milioni, mentre il totale della retribuzione che il ceo potrà maturare e che sarà erogata in parte nel corso degli anni successivi, è di 4,1 milioni, in aumento del 13,8% rispetto alla cifra comparabile di 3,6 milioni relativa al 2022.