12/04/2023
da La Notizia
Se non ci fosse da piangere per il dramma che c’è dietro, l’ultima sui migranti sarebbe la barzelletta del secolo. La Meloni, che aveva promesso il blocco navale, ieri invece ha dichiarato lo stato d’emergenza. La stessa misura già presa nel 2011 dall’allora governo Berlusconi (e la quarta del ministro Musumeci) che non scoraggerà un solo disperato ad attraversare il Mediterraneo.
Una pezza talmente minuscola da far apparire appropriato lo stanziamento corrispondente, di appena cinque milioni. Siamo di fronte, insomma, alla più grande truffa elettorale della storia, perché se Fratelli d’Italia avesse promesso lo stato d’emergenza al posto del blocco navale chissà se avrebbe contato poi gli stessi voti. Ma cos’è lo stato d’emergenza? Anche i più distratti lo ricorderanno applicato da Conte per la pandemia.
Con questo strumento si consente al governo di emanare ordinanze derogando alle norme in vigore. Agli stessi distratti potrebbe così tornare a mente la battaglia che proprio la Meloni fece a Conte, dicendo – testuale – che “questo è il tassello di una vera e propria deriva liberticida che il governo (giallorosso, ndr) ha messo in campo con la scusa del Coronavirus”.
In un discorso che resta agli annali per la sua violenza (mentre c’erano migliaia di decessi) la leader di FdI concluse che quell’Esecutivo era composto da “pazzi irresponsabili”. Ora che il maggior numero dei morti è quello provocato a Cutro, lo stato d’emergenza invece si spruzza come profumo. Anche se il fetore di tanto inganno non può andar via.