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In agricoltura il primato degli incidenti sul lavoro

In agricoltura il primato degli incidenti sul lavoro

20/04/2023

da La Notiizia

di Giorgia Martini

Nei campi un morto ogni tre giorni. Ma il governo non ne parla. In agricoltura il primato degli incidenti sul lavoro. Molti macchinari non fanno la revisione da decenni

L'agricoltura miete vittime. Ad aprile sono già tre le morti causate da incidenti con i trattori.

È nei campi che si muore soprattutto di lavoro. Ma di questo il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che spaccia il lavoro nei campi come quello più bello e dignitoso, non parla mai. L’agricoltura ha il triste primato del tasso di infortuni rispetto gli altri comparti, con un’incidenza due volte maggiore della media. Le denunce di infortunio hanno spesso esito mortale, con oltre 120 morti in media ogni anno, ovvero uno ogni 3 giorni.

L'agricoltura miete vittime. Ad aprile sono già tre le morti causate da incidenti con i trattori.

Tanto che, solo in aprile, sono state già tre le vittime causate da incidenti con i trattori, di cui l’ultima ieri, in provincia di Cuneo. Un problema “legato all’assenza o all’usura dei più basilari sistemi di sicurezza, per via della mancata entrata in vigore della revisione dei mezzi”, denuncia Federacma, la federazione di Confcommercio che raggruppa le associazioni dei rivenditori di macchine agricole. Vecchi e molto inquinanti, molti mezzi agricoli tuttora in uso sono inadeguati e insicuri. Nonostante l’approvazione del decreto interministeriale nel 2015, previsto dal Nuovo Codice della Strada del 1992, la revisione dei mezzi agricoli non è ancora operativa e ciò fa sì che circolino 1,2 milioni di trattori sprovvisti di cintura di sicurezza e 670mila privi di rollbar, la struttura di protezione in caso di ribaltamento. Mentre appena 100mila hanno adeguato i mezzi agricoli fuori norma.

Il risultato si vede scorrendo i numeri degli ultimi mesi: il 6 gennaio scorso un agricoltore di 63 anni è morto schiacciato dal trattore che stava manovrando a Chiampo, nel vicentino. Il 16 febbraio è stata la volta di un agricoltore di 69 anni nelle campagne di San Teodoro (Sassari) rimasto schiacciato da una motozappa. Il 17 marzo un 76enne è deceduto a Ceresara (Mantova). Il 2 aprile un 40enne è morto a causa del rovesciamento del mezzo che stava guidando a Negrar di Valpolicella (Verona); dieci giorni dopo è stata la volta di un 78enne a Pietrarubbia, in provincia Pesaro Urbino. Il terzo caso in meno di tre settimane si è verificato ieri, nelle campagne di Lequio Berria, nel cuneese, dove un 78enne è stato travolto dal suo trattore in un noccioleto.

Borio: “Ogni anno l'agricoltura italiana perde 120 lavoratori a causa della inadeguata sicurezza”

“Ogni anno l’agricoltura italiana perde 120 lavoratori a causa della inadeguata sicurezza e molti altri rimangono feriti in incidenti gravi, con costi sociali inestimabili e un corrispondente peso annuale per le casse dello Stato di oltre 200 milioni di euro”, ha detto Andrea Borio, il presidente di Federacma, intervenendo a un convegno sul tema a Montecitorio. “Spesso, però, la morte di un operaio in un altoforno viene considerata un incidente sul lavoro mentre la morte di un agricoltore una disgrazia”.

Costa: “La politica si adoperi per la concreta attuazione della sicurezza delle macchine agriagricole ”

Si tratta invece, ha aggiunto, di “morti bianche che gli altri Paesi hanno già ridotto al minimo grazie all’introduzione della revisione dei mezzi agricoli”. Il tema sarà tra quelli affrontati dalla Commissione parlamentare d’inchiesta per valutare le condizioni di lavoro in Italia. “È ora di superare ogni impedimento burocratico – ha detto il vicepresidente della Camera, Sergio Costa (M5S) – per attuare una norma non più rinviabile. La politica, unita oltre i confini di partito, si adoperi per la concreta attuazione della sicurezza delle macchine agricole, che passa attraverso la revisione periodica dei veicoli”.

 

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