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PALERMO, STACCATI TESTA E PARTE DEL BUSTO ALLA STATUA DI FALCONE. BRUCIATO ANCHE CARTELLONE CON FOTO DEL GIUDICE

11.07.2017

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Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta per capire chi ha vandalizzato l’opera-simbolo dedicata al magistrato ucciso dalla mafia. La testa e parte del busto sono stati poi usati come «ariete»: scagliati contro il muro dell’istituto scolastico. Già cinque anni fa il busto venne ricoperto di scritte da alcuni vandali.

Ma quello allo Zen non è stato l’unico atto di vandalismo. Un cartellone con una immagine di Giovanni Falcone posizionato davanti i cancelli della scuola Alcide De Gasperi, e che faceva parte di un gruppo di altri cartelloni che erano stati realizzati nei giorni scorsi dagli studenti della scuola di piazza Papa Giovanni Paolo II, è stato completamente bruciato.

La scuola intitolata a Giovanni Falcone si trova in via Pensabene. Il gesto arriva a poco più di una settimana dall'anniversario della strage di via D’Amelio, dove furono assassinati dalla mafia Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta. Brutto colpo anche per il corpo insegnanti e per i dirigenti dell’istituto Falcone, che da anni proprio in nome del giudice-simbolo della lotta a Cosa nostra sono impegnati a diffondere la cultura della legalità tra i ragazzi del quartiere.

Tanti i commenti di condanna e sdegno per il gesto, reso ancora più doloroso dal fatto che è accaduto proprio davanti ad una scuola, luogo simbolo dell’educazione dei più giovani al rispetto e alla legalità. «Sono accanto agli studenti e ai cittadini del quartiere - dice Maria Falcone, sorella del giudice ucciso - che credono e si battono nel nome di Giovanni Falcone. Non ci arrenderemo mai e la statua risorgerà più bella di prima, ma chiedo alla autorità di pubblica sicurezza di garantire per il futuro un presidio adeguato a un monumento simbolo della nostra città». Per Valeria Fedeli, ministro dell’Istruzione «l’atto di vandalismo avvenuto alla scuola Falcone di Palermo è un episodio grave e vigliacco. Lo condanniamo con decisione e ribadiamo con forza che la scuola non si arrende». Poi assicura: «Faremo subito restaurare la statua». Anche il sindaco di Roma Virginia Raggi interviene con un tweet: «Distruggere la statua di #Falcone è stato un atto vile che fa male all’anima. Le sue idee continueranno a camminare sulle nostre gambe». E ancora il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato: «Hanno distrutto la statua di Falcone a Palermo. Un gesto vigliacco, come sono i mafiosi, ma che non fermerà le sue idee». L’ex governatore della Campania Antonio Bassolino: «Distrutta a Palermo la statua di #Falcone: i vandali e i loro mandanti lo temono anche da morto».
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«Il danneggiamento e il vilipendio della statua dedicata a Giovanni Falcone sono atti gravissimi, ancor più grave perché rivolti anche a danneggiare una scuola che svolge da anni una importante opera di sensibilizzazione e formazione sociale». Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha aggiunto: «Appena informato mi sono messo in contatto sia con la Dirigente scolastica sia con le Forze dell’Ordine, auspicando che si possa risalire al più presto agli autori di questo gesto vile. Allo stesso tempo ho disposto che le maestranze comunali si adoperino per il pronto restauro della statua e un sopralluogo sarà svolto in questo senso domattina».