ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

Borsellino si gira nella tomba

Borsellino si gira nella tomba

A Palermo fanno le commemorazioni per Borsellino, a Roma gli fanno la festa: è chiaro che ora la priorità è demolire quel che resta di una Giustizia massacrata.

A Palermo fanno le commemorazioni per Borsellino, e a Roma gli fanno la festa. Con un tempismo surreale, ieri le destre insieme a Renzi e Calenda hanno bocciato la direttiva europea contro la corruzione. Così, uno dei Paesi col via vai di mazzette più trafficato al mondo disconosce una norma accettata pacificamente anche dagli Stati dove girano meno tangenti. Chi ha votato una tale schifezza non si capisce con che faccia partecipi ad eventi come quello sulla strage di via D’Amelio.

Ma evidentemente a certi partiti interessa di più indebolire la lotta alla corruzione, cancellare l’abuso d’ufficio, aumentare l’impunità riducendo la prescrizione, fino a graziare gli amici dei boss cassando il concorso esterno in associazione mafiosa, piuttosto che dispensare di questi nuovi schiaffi chi ha sacrificato la vita combattendo le cosche e il malaffare. È chiaro, in questo modo, che ora la priorità è demolire quel che resta di una Giustizia massacrata da decenni, e farlo in fretta.

Tanto che per i prossimi mesi è già pronto l’assalto finale alla legge Bonafede, peraltro già annacquata dalla precedente ministra Cartabia. Siamo in pieno clima di restaurazione di quei vizi che hanno fatto dell’Italia una Repubblica delle banane: dai vitalizi alle scappatoie processuali per i disonesti, dal nepotismo all’eterno riciclarsi della solita casta, come si vede da molti dei nomi che circolano per le prossime elezioni europee. Dinosauri della politica con gli stipendi d’oro, mentre i comuni mortali non devono sperare nemmeno in un salario minimo.

20/07/2023

Abbiamo ripreso l'articolo 

da La Notizia

di Gaetano Pedullà