Aldo Tortorella – novantasette anni quest’anno, una biografia straordinaria di partigiano, dirigente comunista, direttore dell’Unità – questo pomeriggio interverrà con un collegamento video alla manifestazione di piazza Duomo a Milano.
Renzi che se ne scappa e Calenda lasciato solo a spalare le macerie
ondo reale.
La ministra Daniela Santanchè ha deciso di lanciare una campagna di comunicazione per celebrare l’inettitudine del governo di cui fa parte. In onore della preservazione della lingua italiana che alcuni vorrebbero preservare hanno deciso di chiamarla “Open to meraviglia” e dovrebbe promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo.
Frattura diplomatica Berlino-Mosca a dimensioni esagerate quasi a voler stupire il mondo. La Germania espelle 34 diplomatici russi, il Cremlino 20 tedeschi. Sabato da Mosca: «Condanniamo fermamente queste azioni di Berlino, che continua a distruggere l’intera gamma delle relazioni Russia-Germania, anche nelle loro dimensione diplomatica», si legge in una nota ufficiale.
Nonostante le espulsioni, in Germania sono presenti ancora 90 rappresentanti diplomatici di Mosca, rassicura Bild. L’obiettivo non dichiarato delle espulsioni tedesche sarebbe «ridurre la presenza dell’intelligence russa in Germania». E viceversa.
Al poco edificante campionato del tiro a segno contro il lavoro dipendente si iscrive – con l’ambizione di conquistare velocemente la vetta – un nuovo giocatore: nientedimeno che il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, che se la prende, peraltro con la presunzione di esprimere la loro voce, con i dipendenti pubblici.
Il 6 maggio 1945 a Milano, alla testa del corteo dei partigiani che avevano liberato la città dopo l’insurrezione del 25 aprile, sfilarono Mario Argenton, Gian Battista Stucchi, Ferruccio Parri, Raffaele Cadorna, Luigi Longo, Luigi Zambon ed Enrico Mattei (nella foto storica il penultimo a destra della prima fila, dopo Longo)
Attualità, Giorgia Meloni: «L’Italia promotrice di un ‘piano Mattei’ per l’Africa, un modello virtuoso di collaborazione e di crescita tra Unione Europea e nazioni africane».