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21/09/2022
da Left
Giulio Cavalli
Nostalgici del fascismo sospesi per finta
Calogero Pisano, candidato alla Camera ad Agrigento nelle liste di Fratelli d’Italia, sui social paragonava gli slogan di Giorgia Meloni a quelli di Hitler. Ora si è dimesso dal partito, ma rischia comunque di essere eletto
Una storia piccola ma significativa. Calogero Pisano è un candidato di Fratelli d’Italia nel collegio uninominale della Camera ad Agrigento, con molte possibilità di essere eletto. È coordinatore provinciale del partito nel capoluogo siciliano e componente della direzione nazionale. È bastato spulciare nel suo profilo Facebook per trovare post che inneggiavano a Hitler, al fascismo e trionfali post di sostegno a Putin.
Cosa accade? Alcuni giornalisti segnalano l’indecenza e Giorgia Meloni, impegnatissima ad arrivare in piedi alle elezioni, lo sospende: «Da questo momento in poi Pisano – si legge in una nota – non rappresenta più FdI a ogni livello e a lui viene inibito anche l’utilizzo del simbolo». La sospensione di un candidato, si sa, è un’azione che non influisce minimamente sulla sua possibile elezione. Da parte sua Pisano mette in scena la parte del contrito e scrive chiedendo scusa «a chiunque si sia sentito offeso da quei post che a distanza di anni giudico indegni»: «Anni fa – ha aggiunto – ho scritto cose profondamente sbagliate. Avevo cancellato il mio profilo personale su Facebook perché mi vergognavo delle cose che erroneamente avevo pubblicato».
Solo che Pisano pensa di essere scaltro e invece è poco furbo. Manda un messaggio vocale ai suoi sostenitori in cui il tono cambia completamente: «Questa, tra virgolette, sospensione – dice – è dovuta solo al fatto di questo post e quindi abbiamo dovuto prendere le distanze e anche io mi sono dovuto sospendere solo per questi due-tre giorni, fino a quando non arriviamo alle elezioni. Quindi state tranquilli che resta in carica (la candidatura ndr) e siamo sempre più forti di prima». Insomma, è tutta una finta. Del resto, è finta la moderazione che Giorgia Meloni ha improvvisamente indossato per rendersi credibile e per rivendersi come rassicurante a livello internazionale.
Pisano viene beccato di nuovo. Passa qualche ora e Pisano rassegna le sue “dimissioni volontarie dal partito”. Ora fateci caso, segnatevelo su un foglietto da qualche parte: verrà eletto e entrerà nel gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia. E sarà l’ennesimo caso di fuffa politica, l’ennesima presa di distanza utile solo agli smemorati.