La Federazione nazionale della stampa, il sindacato unitario dei giornalisti, convocherà giovedì 20 dicembre “una giunta straordinaria per organizzare la mobilitazione della categoria, assieme alla società civile, contro il nuovo bavaglio al diritto di cronaca rappresentato dal divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare”.
Uno degli effetti collaterali più pesanti della guerra di Israele su Gaza finora trascurato. I ribelli Houthi dello Yemen, le milizie sciite sostenute dall’Iran che controllano gran parte della costa, minacciano la navigazione nel Mar Rosso. Bersaglio Israele e complici occidentali. E le compagnie marittime che gestiscono il trasporto mondiale di materie prime e semilavorati, stanno sospendendo le spedizioni per paura di sequestri e affondamenti. Da subito il boom dei costi assicurativi, e se continua, la circumnavigazione dell’Africa, sola rotta alternativa al canale di Suez. E costi finali alle stelle.
Quando Israele provò a spostare i palestinesi in Paraguay. Eric Salerno di buona memoria, ci riposta all’ex premier israeliana, l’ucraina Golda Meir. Strane coincidenza storiche vero? Golda Meir, nata Golda Mabovič a Kiev, 3 maggio 1898 e morta 80 anni dopo a Gerusalemme, è stata una politica ucraina naturalizzata israeliana, quarto premier d’Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese. La prima ad immaginare un futuro dei palestinesi lontano dalla loro terra di origine. Addirittura oltre oceano.