Sánchez alza ancora il salario minimo, dalla Spagna una lezione per l’Italia. Madrid decide l’aumento nonostante il No delle imprese
«Gli attacchi alla navigazione nel Mar Rosso stanno mettendo in discussione una delle unità di misura della potenza dell’America, forse la più importante: la protezione delle rotte marittime», afferma Federico Petroni su Limes. «Operazione dimostrativa, quasi cosmetica. Di certo non risolutiva, anzi inserita in una dinamica di escalation che facilmente continuerà a salire nelle prossime settimane».
Alla Corte internazionale di giustizia si discute il ricorso presentato dal Sudafrica che chiede di imporre misure immediate a Israele perché smetta l'eccidio a Gaza. Israele si proclama vittima di un complotto antisemita globale. Cosa faranno, ora gli Usa. l'Ue, l'Italia?
Queste prime settimane il governo si è trovato impegnato in varie crisi di natura industriale di lunga data. Da una parte il rapporto tra il paese e Stellantis, il gruppo nato dalla fusione tra Fiat-Chrysler e Peugeot. Dall’altra c’è poi la questione ex-ILVA, con la rottura al momento definitiva con il partner indiano Arcelor Mittal che aveva il compito di rivitalizzare l’industria dopo la gestione dei Riva.
Effetti collaterali della guerra di Gaza, colpita anche la ripresa economica mondiale, avverte il apporto semestrale della World Bank. E se il conflitto dovesse allargarsi a tutto il Medio Oriente, allora il sistema economico globale andrebbe in piana crisi, con effetti potenzialmente devastanti.
Mentre la missione diplomatica di Blinken si avvia verso l’ennesimo fallimento, con tutti gli interlocutori a chiedere un cessate il fuoco seguito da negoziati e al rilancio della soluzione a due stati, Israele -sempre col sostegno Usa- insiste sulla «distruzione di Hamas». Costi quello che costi.
E costerà molto caro, a tutti. Nuovo bilancio al 95esimo giorno di guerra, 23.210 palestinesi uccisi e 59.167 feriti.
‘Soldati esausti alle porte dell’inferno affrontano feroci attacchi russi’, titola il New York Times. Le truppe ucraine lungo quasi tutti i 1.000 chilometri della linea del fronte sono ufficialmente in difesa. Cercano di contrattaccare ma perdono terreno. «Le forze del Paese lungo un ampio tratto del fronte affermano che, con la Russia che avanza, la guerra non è mai stata così pericolosa». Racconto di guerra e del sopravvivere.