Per la ministra Bernini le università sbagliano a rivoltarsi perché così si finisce nell'antisemitismo.
Israele ha praticamente decapitato le unità della Guardia rivoluzionarie iraniana, che operano tra Siria e Libano, con un bombardamento mirato su Damasco che ha ucciso tre generali. Un attacco devastante, che potrebbe avere conseguenze politiche catastrofiche.
Gaza, uccisi sette operatori umanitari internazionali mentre distribuivano aiuti: “A bordo di un’auto coi loghi dell’ong”
L’organizzazione non governativa World Central Kitchen ha denunciato la morte di sette dei suoi operatori umanitari dopo un attacco israeliano a Gaza. “Siamo sconvolti”, hanno scritto in un nota.
Alla vigilia di Pasqua Volodymyr Zelensky ha rimosso dal loro incarico ben sei figure ai vertici dello Stato. Tensioni politiche interne, assieme a molti dinieghi dall’esterno. Quei missili a lunga gittata che insiste e chiedere agli Usa per colpire la Russia in casa. E il No definitivo del cancelliere tedesco Scholz ai missili da crociera Taurus. Né direttamente né indirettamente, riferendosi alla proposta di Londra di cedere i Taurus alla Royal Air Force che avrebbe ceduto altri missili da crociera Storm Shadow all’Ucraina.
Il ministero della Sanità di Gaza riferisce oggi che l’esercito israeliano ha ritirato carri armati e veicoli blindati dall’ospedale Shifa rimasto circondato e occupato dai militari per due settimane. Aggiunge che decine di corpi sono stati trovati dentro e intorno alla struttura ospedaliera. Israele non ha ancora confermato ufficialmente il ritiro.
L’opposizione turca ha vinto a Istanbul e Ankara, e l’impero Erdogan traballa. Amministrative di grande portata politica. Il presidente che cercava la spallata amministrativa in vista da una ancora ipotetica riforma costituzionale per consentirgli un terzo mandato presidenziale. Ma il segnale politico contrario è chiaro. Il CHP, principale partito di centrosinistra del paese, governava già entrambe le città, e vince con ancora maggior scarto sia ad Istanbul che ad Ankara, oltre che ad Izmir (Smirne) e Bursa. La Turchia urbana dice un chiano No ad Erdogan e al suo AK Parti ‘prendi tutto’.