La denuncia dello scandalo della guerra, l’ostinazione a non far perdere l’orizzonte la parola pace: la Chiesa cattolica nei giorni di Pasqua resta ancora più isolata. Intorno a lei il silenzio perfetto dei leader politici grandi e piccoli: nessuno di loro tenta una strada alternativa a quella della preparazione militare in attesa di un potenziale – e temibile – salto di qualità di quella che Papa Francesco ha chiamato “terza guerra mondiale a pezzi“.
I bambini di Gaza (e non solo) nel mirino delle armi ogni giorno, le loro urla di fame e paura nel massacro non hanno voce.
Sono meno di un danno collaterale. Sono il danno necessario perché funzioni il sistema. L’esercito israeliano non ha pietà. Gli americani ufficialmente chiedono il cessate il fuoco e altrettanto ufficialmente continuano a fornire armi su armi, anche quelle sperimentali, perché ammazzicchiare senza testimoni può avere un valore scientifico nell’evoluzione di nuovi sistemi di morte. Basta spendere un po’ di più in comunicazione e la narrazione tossica è fatta. Servono grandi dosi di obbedienza, una rete di vantaggi reciproci, il lobbismo, la suadente politica della dolce ipocrisia, per rendere la coscienza della democrazia come pattine da mettere ai piedi per non rovinare il parquet.
Il Ddl Calderoli frantuma l'unità nazionale, crea un caos normativo, mette a repentaglio diritti universali e incomprimibili dei cittadini, fa collassare il Ssn. E non solo. Ecco perché è una riforma da respingere in toto
Nell’ambito della campagna di Left contro l’autonomia differenziata pubblichiamo il testo dell’audizione del costituzionalista e giurista Giovanni Russo Spena da parte della Prima Commissione Camera dei Deputati