Quelli che vanno in guerra, e ammazzano il nemico col fucile, col cannone, con le bombe, con i droni. Uomini, donne, bambini. Con la divisa di un altro colore o anche senza divisa, per strada, nelle campagne, dove capita, perché la macchina bellica prevede l’errore, il danno collaterale. Ma la morte è la stessa. Te la puoi raccontare come vuoi, ma la guerra è efferatezza, si muove con una crudeltà speciale, e non importano le cause. La guerra serve solo per ammazzare e conquistare o per difendere un obiettivo strategico. E serve soltanto a quelli che ti ci mandano in guerra. I presidenti, i dittatori, i ministri, gli ideologi degli obiettivi strategici, dell’onore e del patriottismo che si fa carne da macello.